JESI – La demolizione del vecchio ospedale di viale della Vittoria, prevista entro la fine di quest’anno, è slittata di almeno altri otto mesi – entro giugno – ad andar bene.
Altrimenti se ne riparlerà nel 2018 di questi tempi. Vertici Asur – proprietaria dell’immobile – e del Comune, vale a dire il Sindaco, si sono incontrati la scorsa settimana per fare il punto definitivo della situazione.
I ritardi per problemi burocratico-tecnici sono, comunque, in parte compensati da chi ha iniziato, in piccola scala, da tempo, a metterci le mani distruggendo tutto quello che ha potuto.
Che quel manufatto, in abbandono da quasi tre anni con il trasferimento di tutto al nuovo “Carlo Urbani”, stia andando in rovina, è sotto gli occhi di tutti. Anche se nel suo perimetro e al suo interno continuano a permanere le cucine, un centro diurno e il Sert, il servizio tossicodipendenze. Ovviamente in attesa di essere trasferiti.
E tutto quel cemento inutilizzato, quell’area in disuso, continuano ad attirare l’attenzione di vandali e di quelli che – e ce ne sono – non hanno di meglio da fare che prendersela con strutture abbandonate e relativi infissi.
Il luogo più a rischio è costituito sempre dai giardinetti dell’ex laboratorio analisi, perché aperto al pubblico in quanto corridoio di transito verso il parcheggio, via Vittorio Veneto e viale della Vittoria.
In questi pochi metri quadrati si concentrano clochard e bande di adolescenti fracassoni. Si spaccano vetri, le panchine, infissi e, ultima della serie, anche una colonnina (tecnicamente detta balaustro) della balaustrata presente, è stata divelta e scaraventata a terra.
Poca cosa, è vero. Ma sintomo di una situazione che andrebbe risolta al più presto.