Jesi-Fabriano

A vent’anni dalla morte esce la prima biografia a fumetti su Carlo Urbani

Il pensiero, la vita e il sacrificio del medico di Castelplanio rivivono nel libro di Francesco Niccolini e Sara Vincenzi per le edizioni Becco Giallo, realizzato in collaborazione con l’Aicu

"Carlo Urbani il medico della Sars", di Francesco Niccolini e Sara Vincenzi. Edizioni Becco Giallo, 2023

Tossire in un luogo pubblico era considerato normale fino al 2020. Lo era nel 2003, quando una serie di colpi di tosse collega Guangzhou, in Cina, a Hong Kong e poi ad Hanoi, in Vietnam, dove Johnny Chen, un uomo d’affari americano, viene ricoverato tra la notte del 25 e 26 febbraio, con una diagnosi di polmonite. Il paziente non reagisce alle cure e l’ospedale decide di contattare Carlo Urbani. Urbani capì di non trovarsi di fronte a una comune polmonite ma a una nuova malattia. Lanciò dunque l’allarme al governo e all’Organizzazione mondiale della sanità, e convinse le autorità locali ad adottare misure di quarantena. Nel marzo 2003 Urbani contrasse il morbo e morì dopo diciannove giorni di isolamento.

È una storia che conosciamo bene, quella del medico ed infettivologo marchigiano, nato a Castelplanio il 19 ottobre 1956 e morto a Bangkok il 29 marzo 2003. Lo chiamano spesso il “medico eroe”, una definizione che la sua famiglia non ama molto perché – lo ha ricordato più volte la moglie Giuliana Chiorrini – «la sua è stata una scelta di vita. Era solo un medico che aveva un grande sogno: quello di aiutare gli altri, soprattutto le persone più deboli e indifese». 

Carlo Urbani. Crediti: Aicu

Dopo aver ispirato libri, docufilm, progetti e studi, a vent’anni dalla morte, la storia di Carlo Urbani diventa ora anche un libro a fumetti. Carlo Urbani. Il medico della Sars di Francesco Niccolini e Sara Vincenzi esce in questi giorni per le edizioni Becco Giallo. Si tratta della prima biografia a fumetti del medico di Castelplanio che scoprì la Sars e riuscì a evitare una pandemia globale. Il pensiero, la vita e il sacrificio di Urbani rivivono nel libro realizzato in collaborazione con l’Aicu, l’associazione italiana Carlo Urbani.

“Chi è Carlo Urbani? – si legge nella prefazione del libro -. Si tratta del coordinatore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Estremo Oriente, ma è anche un infettivologo che ha girato il mondo, un padre e un marito, ex presidente della sezione italiana di Medici senza frontiere e soprattutto è un medico che non ce la fa a stare dietro una scrivania se qualcuno sta male. Grazie alla prontezza di Carlo, che capisce subito di trovarsi di fronte a una forma atipica di polmonite estremamente contagiosa, le autorità riescono a evitare una pandemia di SARS. Grazie alla prontezza di Urbani, lui e altri quattro operatori sanitari furono gli unici decessi per SARS osservati in tutto il Vietnam, primo paese del sud est-asiatico a dichiarare che la SARS era stata debellata. Secondo l’OMS il metodo anti-pandemia da lui realizzato nel 2003 rappresenta, ancora oggi, un protocollo internazionale per combattere questo tipo di malattie. Lo stesso protocollo è stato fondamentale durante la pandemia da Covid-19“.