JESI – Chiusura della Caterpillar e licenziamento di 260 lavoratori, la vicenda arriva fin dentro al consiglio comunale. A portarcela, Nicola Filonzi di Jesiamo.
«È notizia di pochi giorni fa – si legge nella sua interrogazione – l’annuncio senza alcun preavviso da parte della proprietà della chiusura entro breve tempo dello stabilimento di Jesi da parte della multinazionale Caterpillar, attivo nella produzione di cilindri idraulici per macchine movimento terra. Sono quasi 300 le persone coinvolte direttamente dalla chiusura, molte residenti in città e comunque nel territorio della Vallesina, che oltre alla perdita del posto di lavoro dovranno affrontare la ricerca di una nuova occupazione in un momento socio – economico molto complesso».
La decisione, spiega Filonzi, «come la modalità con cui è stata presa e comunicata, senza un minimo confronto con gli Enti locali, le parti sindacali, è da considerarsi non rispettosa delle lavoratrici e dei lavoratori, delle loro famiglie, e più in generale del territorio che ha contribuito allo sviluppo dello stabilimento e dei suoi interessi».
L’esponente di maggioranza chiede pertanto se sia vero o meno «che l’azienda avesse preventivamente informato Sindaco e Giunta della decisione di procedere alla chiusura dell’attività, e comunque quali provvedimenti, iniziative ed azioni si intenda adottare o perseguire, anche a livello sovra locale, per scongiurare l’annunciata chiusura dello stabilimento Caterpillar di Jesi».
Dovrebbe rispondere il sindaco Massimo Bacci, che non sarà in presenza in quanto costretto a casa dopo essere risultato positivo al Covid.