JESI – «Quale legale della S.S.D. Jesina Calcio s.r.l., intervengo questa volta per confutare le dichiarazioni rese dall’Avv. Basso». Così l’avvocata Paola Montecchiani, che tutela la Jesina nella vicenda sorta fra questa e il socio Mauro Cantarini in merito alla visione di carte e documentazione societaria. Prosegue il botta e risposta di dichiarazioni a seguito dell’udienza in tribunale del 17 luglio scorso.
«Contrariamente a quanto riferito- afferma il legale della Jesina- la Società ha messo a disposizione del Sig. Cantarini, fin dal 1 Giugno 2017, come richiesto, tutta la documentazione fiscale ed i libri sociali; dopo la disamina effettuata dal Collega Basso e dal Dr. Basile, in data 07.06.2017 presso la sede della Società, i due professionisti hanno ringraziato il Segretario ed il Presidente per la disponibilità dimostrata, a riprova questo, della correttezza della Società».
«La Querelle – prosegue l’avv. Montecchiani- è sorta quando il Sig. Cantarini ha chiesto, tramite l’Avv. Basso, di effettuare le fotocopie dei documenti, incaricando per tale operazione terzi estranei non muniti di alcun mandato né vincolo professionale; correttamente la Società si è rifiutata di consentire a terzi di entrare in possesso di documenti riservati. Il Tribunale interessato della vicenda ha ben recepito le motivazioni della Jesina Calcio, tant’è che ha chiesto al Sig. Cantarini, presente all’udienza, di indicare i soggetti da delegare per l’estrazione delle copie e lo stesso, nella circostanza, nominava i suoi consulenti Avv. Basso e Dr. Basile, escludendo appunto qualunque terzo estraneo. Per quanto concerne le spese del giudizio, esperienza insegna che sul punto è necessario avere sempre molta cautela stante l’assoluta discrezionalità del Magistrato nel valutare le ragioni delle parti e le ragioni esposte dalla Jesina Calcio nel giudizio pendente sono altamente motivate».