JESI – “Vicini” è il titolo del cortometraggio destinato ai festival internazionali, girato in un appartamento storico di Palazzo Pianetti. La storia è tratta da uno dei racconti del libro “Le femmine sono numeri dispari” scritto dalla jesina Francesca Tilio. La regia è di Federica Biondi.
Recentemente finite le riprese, abbiamo parlato con Francesca Tilio di questa produzione.
Come nasce la storia del cortometraggio?
«Nasce dal primo dei nove racconti del libro “Le femmine sono numeri dispari” che ho scritto nel 2015. Federica Biodi mi ha proposto di farne un film e insieme abbiamo scritto la sceneggiatura. I personaggi sono quattro: due coppie, una giovane e una più matura».
Di cosa parla questo racconto?
«Al centro della storia ci sono i “rapporti malati” che intercorrono tra i protagonisti, costretti a vivere nella stessa casa. Un uomo e una donna, trentenni, cercano casa e si trovano a conoscere l’altra coppia che affittano parte della loro casa. Il film è stato girato in un appartamento storico, stile decadente, che si trova a Palazzo Pianetti. Il signore e la signora vivono qui, lui in particolare non esce mai. La coppia giovane accetta questa soluzione, l’uomo è spesso fuori, la donna invece trascorre molto tempo a casa perché non lavora. Nonostante le diversità, di età e non solo, la giovane e il signore si trovano a vivere a stretto contatto tra loro».
Sei felice della realizzazione nel linguaggio cinematrografico, del tuo racconto?
«Molto, non è una rappresentazione fedele del racconto ma lo sviluppo dell’idea principale. Sono molto contenta del risultato. Ho scritto questo libro, il primo per me, dopo un incidente in macchina che mi ha costretto a casa per parecchio tempo».
La location, trovata da Federica Biondi, rappresenta un po’ la dinamica delle relazioni. Decadente l’ambiente, insoliti i personaggi. Chi sono?
«La ragazza, interpretata da Barbara Ronchi, è una inetta, una donna che si lascia vivere. Il signore, interpretato da Fabrizio Ferracane, alterna forme di sensibilità con gesti violenti. La signora è Fabrizia Sacchi, mostra un comportamento malato nei confronti della ragazza e del marito. Il ragazzo è Francesco La Mantia, un tipo concreto che lavora e mantiene la fidanzata che mal tollera».
Che percorso avete scelto per questo film?
«Il film seguirà il circuito festivaliero internazionale – precisa Federica Biondi – Sarà quindi possiile vederlo all’interno dei festival e successivamente nelle piattaforme on-line. Al montaggio ha collaborato Walter Fasano del film “Chiamami con il tuo nome”». Il film è prodotto da Vittoria Pesante e Federica Biondi, in collaborazione con 99 million colors e con il sostegno di Clabo Spa, il contributo del Centro Studi Piero Calamandrei, il comune di Jesi e la Pinacoteca, la partecipazione di Massimo Giangrossi che ha realizzato gli abiti di uno dei personaggi, la Fattoria San Rocco, La visciola Selvatica e numerosi crowfunders. È possibile vedere il trailer del film sul sito.