CHIARAVALLE – Dopo i mesi impegnativi e difficili di questa pandemia che la Croce Gialla di Chiaravalle ha vissuto in prima linea insieme a tutto il servizio socio sanitario nazionale, con il graduale e prudente ritorno ai ritmi normali è tempo di qualche bilancio.
Nelle prime settimane dell’emergenza, a marzo – impegnati a recepire ed adottare tutte le precauzioni necessarie per tutelare utenti e volontari e con il problema della carenza di personale per la necessità di collocare in quarantena oltre 20 operatori- le esigue casse dell’associazione, hanno dovuto affrontare spese eccezionali con un vero e proprio salasso.
«Come non ringraziare tutti i volontari che generosamente si sono resi disponibili, così come i cittadini e le istituzioni che ci hanno aiutato» dice il Presidente Francesco Pellegrini, ora impegnato a far quadrare i conti dell’associazione di volontariato chiaravallese che non può avvalersi, chiaramente, delle importanti vetrine nazionali e mediatiche che altre strutture di volontariato, di valenza nazionale, hanno potuto ricevere.
«Abbiamo speso- dice Pellegrini- almeno 44 mila euro per gli ormai noti DPI, i dispositivi di protezione individuale con contemporanea riduzione drastica degli introiti per il blocco dei servizi sanitari a pagamento; i costi per questi materiali continueranno ancora per lunghi mesi e certamente graveranno sulla delicata situazione economica della nostra Croce Gialla, già duramente provata dall’emergenza».
Durante i mesi di lockdown la Croce Gialla Chiaravalle ha effettuato più di mille servizi percorrendo oltre 35 mila km, tutti effettuati con la massima attenzione verso i più fragili, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza Covid. «Ora riapriamo la sede della Associazione finalmente al pubblico – riprende Pellegrini – dopo un lungo periodo in cui, per motivi di sicurezza, era accessibile solo al personale in turno. I volontari, nel rispetto delle norme di sicurezza, possono riprendere a frequentarsi ed a trascorrere qualche ora insieme, indipendentemente dal servizio, per alimentare quello spirito associativo e di fratellanza che sta alla base di tutta l’organizzazione».
I ringraziamenti del Consiglio Direttivo, in questo momento di rinascita, vanno ai Volontari che hanno continuato a prestare la loro opera sempre con impegno e professionalità anche in un clima di palpabile preoccupazione; ai volontari di lungo corso “zoccolo duro” dell’associazione, che per proteggere le loro famiglie sono dovuti, loro malgrado, rimanere a casa; alle famiglie dei volontari che hanno supportato da casa i Volontari in servizio; ai dipendenti della Associazione ed ai ragazzi del Servizio Civile. «Un grazie particolare – continua il presidente- l’Associazione lo dedica anche ai cittadini che l’hanno sostenuta economicamente, alle aziende ed ai professionisti che hanno messo a disposizione della Croce Gialla gratuitamente la loro opera ed i loro servizi». Insomma la Croce Gialla sarà presente sul territorio, come sempre, anche per “la fase 3” per garantire a Chiaravalle e ai centri vicini un trasporto sanitario professionale, qualificato e… fatto sempre con il cuore.
«E’ stata avviata la campagna 2020 per la sottoscrizione del 5×1000 in favore della Croce Gialla di Chiaravalle – conclude Pellegrini – una firma che non costa nulla, ed anche un progetto denominato “Moltiplicatori di solidarietà” perché più soci (volontari e contribuenti) significa più risorse ed avere più risorse ci darà la possibilità di essere ancora più presenti ed efficienti. Potremmo dire che, all’ormai famoso motto della Croce Gialla di Chiaravalle #insiemeemeglio, adesso è il momento di affiancarne un altro: #aiutachitiaiuta!».