JESI – Mille Virna Lisi – l’icona e i personaggi vissuti sulla scena di cinema, teatro e televisione – che diventano una – «la grande attrice che era una grande donna, dai grandi principi» ricorda Mauro Tarantino che la mostra l’ha voluta – e che tornano mille. Sia nelle fotografie, nei manifesti e nelle copertine internazionali esposti nelle sale di Palazzo Bisaccioni sia nella installazione immersiva che, realizzata dal videoartista e regista teatrale Fabio Massimo Iaquone, chiude il percorso di visita di “Virna Lisi, Diva e Antidiva” è la mostra che si apre a Jesi, dove la grande l’artista nata nel 1936 era cresciuta, a Palazzo Bisaccioni.
Nell’ultima sala il loop di spezzoni di film, lavori, immagini e interviste proiettato e rilanciato dal prisma tutto intorno circonda l’ambiente di lei, Virna Lisi. La Diva e l’Antidiva, l’attrice bellissima che diceva d’aver fatto i migliori film imbruttendosi, la donna che “con quella bocca può dire qualsiasi cosa” secondo la celeberrima pubblicità del dentifricio Chlorodont. La star che Hollywood vedeva già una nuova Marylin Monroe quando lei gli disse no, rompendo contratti e rapporti con lo star system per non restare lontana dagli affetti e dalla famiglia. E continuare ad essere sé stessa.
A proporre la mostra (visitabile a ingresso libero fino al 5 maggio) sono la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e la Fondazione Virna Lisi. Un evento ideato da Mauro Tarantino e curato da Bruno Di Marino, storico dei media e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
«L’idea, dall’incontro in periodo di Covid con la famiglia Pesci e con Corrado Pesci, figlio di Virna Lisi, che in occasione di una mostra prestò uno dei loro quadri di famiglia – racconta Tarantino, segretario della Fondazione Carisj presieduta da Paolo Morosetti – da lì, ho avuto modo di conoscerlo e frequentarne la casa e di pensare a questo evento». L’esposizione è realizzata anche grazie all’importante contributo di materiali audiovisivi e fotografici provenienti dagli archivi del Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, nonché di ulteriori immagini e materiale documentario fornito dalla Fondazione Virna Lisi. La mostra, inoltre, si avvale della collaborazione di Rai Teche e del patrocinio del Ministero della Cultura, di Rai Marche, della Regione Marche e del Comune di Jesi. È la maniera di rendere omaggio alla grande attrice italiana cresciuta proprio a Jesi prima di trasferirsi a Roma e intraprendere, giovanissima, la sua attività nel mondo del cinema, del teatro e della televisione.
Dice il curatore Di Marino: «Il percorso si apre col volto di Virna Lisi in immagini di diversi momenti della sua vita. E procede in ordine cronologico. I film degli esordi negli anni ‘50, col manifesto del suo primo film, “e Napoli canta” che era l’unico che lei, donna che non è mai stata attaccata agli oggetti, conservava; i lavori a teatro; il successo degli anni ’60; i film e gli anni della ribalta internazionale; i ruoli della maturità. E le immagini di famiglia, di una attrice che sin da bambino ha portato vicino con sé sul set suo figlio».
La mostra ricostruisce la carriera della grande interprete e il sottotitolo «allude proprio alle due facce del pianeta Virna Lisi: da un lato l’attrice di cinema e televisione – con una importante parentesi teatrale diretta da Strehler, Squarzina e Michelangelo Antonioni – che ha incarnato un modello eterno di bellezza e di eleganza; dall’altro la donna schiva e riservata, pronta a rinunciare allo star system ma non agli affetti della famiglia. Due aspetti apparentemente inconciliabili che, tuttavia, hanno fortemente caratterizzano la personalità della Lisi e attraversato le varie fasi della sua esistenza».
Ci sono ritratti fotografici – di autori come Douglas Kirkland e Angelo Frontoni – e pittorici, fotografie di scena e di set, manifesti e fotogrammi di film, oggetti di vario tipo appartenuti all’attrice e foto di famiglia, materiali questi che provengono dall’archivio della famiglia Pesci.
In occasione della mostra è stata organizzata una rassegna cinematografica, in collaborazione con l’associazione Res Humanae che, presso il cinema teatro Il Piccolo di Jesi, proietterà il documentario di Fabrizio Corallo Virna Lisi la donna che rinunciò a Hollywood e alcuni lungometraggi interpretati dall’attrice. Altro evento collegato alla mostra è il concorso per videomaker e artisti grafici nel campo della digital art, dal titolo Virna Lisi: icona italiana, che ha come oggetto la realizzazione di un visual mapping site specific. Le opere premiate verranno proiettate sulla facciata di Palazzo Bisaccioni, durante il periodo della mostra.
Virna Lisi (1936-2014) è stata una delle attrici più versatili ed affascinanti del cinema italiano, una presenza iconica nota a livello internazionale, anche grazie ad alcuni film girati aHollywood (How Murder Your Wife con Jack Lemmon o Assault on a Queen al fianco di Frank Sinatra) che l’hanno resa famosa a metà degli anni ’60, tanto da essere raffigurata dall’artista pop Mel Ramos seduta su un gigantesco hamburger. La sua carriera è racchiusa tra il film d’esordio…E Napoli canta (1953) e il lungometraggio uscito dopo la sua scomparsa, Latin Lover (2015). Durata 60 anni e composta da circa 130 tra film, sceneggiati televisivi e serie, con una importante parentesi teatrale alla fine degli anni ’50, la carriera di Virna Lisi non ha mai subito interruzioni. Numerosissimi i registi che l’hanno diretta, per citarne solo alcuni: Germi, Monicelli, Losey, Comencini, Majano, Fulci, Maselli, Kramer, Young, Steno, Corbucci, Cavani, Risi, Zampa, De Filippo, Verneuil, Dmytryk, Lizzani, Bolognini, Amelio, Lattuada e Vanzina.
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VIRNA LISI
DIVA E ANTIDIVA
ideata da Mauro Tarantino
a cura di Bruno Di Marino
16 dicembre 2023 – 5 maggio 2024
Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Palazzo Bisaccioni
Piazza Colocci 4, Jesi (AN)
Ingresso libero
Orari di apertura: lunedì – domenica 9:30-13:00 / 15:30-19:30
Tel. 0731 207523 – email: info@fondazionecrj.it – www.fondazionecrj.it