JESI- La chiusura di negozi e attività non strettamente necessarie come misura per contenere la diffusione del contagio sta mettendo a dura prova i commercianti. Chi riesce prova a riorganizzarsi per mandare avanti, seppur in modo differente e limitato, il proprio lavoro. A risentire degli effetti del Coronavirus ci sono anche i vivai con piante e fiori invenduti.
Questo perché, nonostante la commercializzazione dei prodotti agricoli sia consentita e i punti vendita possano restare aperti, le misure restrittive decise dal Governo prevedono la possibilità di spostarsi solo per motivi di necessità e non troppo lontano dalla propria abitazione. Per questo il Garden Europa di Jesi ha deciso di andare incontro ai clienti e di consegnare piante, fiori, concimi e terriccio a domicilio.
L’azienda florovivaistica di via Esinate 5, da oltre 20 anni si occupa di giardini e natura. Punto di riferimento per appassionati, il vivaio è uno dei pochi centri bonsai dell’Italia centrale e vanta un grande assortimento di alberi e piante da esterno anche esemplari: olivi, sugheri, corbezzoli, carrubi e melograni. Ci sono perfino agrumi da collezione, come quelli di Oscar Tintori di Pescia. Fra le numerose varietà di piante sia da interno che da esterno presenti nel vivaio, vale la pena citare l’Azalea del Diavolo, specie più rustica e resistente. Francesca Alessandrini del Garden Europa, ci spiega come è cambiato il loro lavoro nelle ultime settimane.
Cosa state facendo per continuare a portare avanti l’attività?
«Ci siamo organizzati con le consegne a domicilio. Il servizio è gratuito e viene effettuato a Jesi e dintorni. Con il nostro codice attività, essendo un’azienda agricola potremmo stare aperti ma è ovvio che le persone, se devono rimanere a casa e spostarsi solo per necessità, non vengono al vivaio. Io e il titolare, Adriano Quercetti, continuiamo ad occuparci delle piante che devono essere controllate tutti i giorni, ad annaffiare e a concimare. Il resto dello staff è a casa».
Quali ripercussioni sta avendo la vostra attività?
«È un colpo durissimo. Il nostro è in buona parte un lavoro stagionale. Nei mesi di marzo, aprile e maggio si fa il 50-70% del fatturato. Con questa situazione invece, le richieste sono poche. La pianta è come un vestito: si preferisce vederla dal vivo e scegliere il colore. Quelle fiorite che abbiamo coltivato devono essere vendute entro maggio altrimenti potrebbero rovinarsi. Tra i nostri servizi ci sono giardini e manutenzione ma anche in questo settore siamo fermi».
Che cosa chiedono i clienti che usufruiscono del servizio di consegna a domicilio?
«Portiamo concime, terriccio, piante e fiori. Ovviamente stando a casa, chi ha un terrazzo o un giardino ha più tempo per sistemarlo. È un modo anche per impiegare parte della giornata».
Quali fiori consiglia di piantare in questo periodo?
«Ormai si può pensare alle fioriture estive tipo gerani e surfinie».
Come vi siete organizzati per garantire la sicurezza durante le consegne a domicilio?
«Lasciamo i prodotti dove ci indica il cliente, indossiamo sempre guanti e mascherine e manteniamo la distanza di sicurezza».
Oltre alle consegne, come sta cambiando il vostro lavoro?
«Faccio degli esempi. Continuiamo a confezionare e consegnare piante regalo ma se fino a un mese fa il cliente veniva qui per scegliere, adesso non si può muovere e quindi, se lo richiede, gli inviamo delle foto su whatsapp. Per quanto riguarda i bonsai invece, se prima i bonsaisti si facevano anche 300 km per venirli a vedere, adesso ci chiedono delle foto. Da sempre invece, per le spedizioni in tutta Italia di bonsai e attrezzature ci appoggiamo ad un corriere».
Per chi fosse interessato alla consegna a domicilio di piante, fiori, concimi, terriccio ecc.. può contattare i numeri: 3351228603/3351228603 o inviare una mail a: gardeneuropa@libero.it.