JESI – «La nostra città deve voltare pagina rispetto agli ultimi anni di amministrazione comunale». Ne è convinto il Pd di Jesi, che «sente il dovere in vista delle prossime elezioni comunali di lanciare un forte appello a tutte le forze politiche e sociali che si riconoscono saldamente nei valori fondanti del centrosinistra, per costruire insieme una chiara proposta politica partendo dal lavoro, dall’equità, dalla solidarietà, dalla partecipazione, dall’integrazione e dall’antifascismo».
L’appello del Pd di Jesi
A dare forza all’appello la presenza, al fianco del segretario cittadino Stefano Bornigia, dei consiglieri regionali Manuela Bora e Antonio Mastrovincenzo e dei rappresentanti del gruppo consiliare Emanuela Marguccio, Lorenzo Fiordelmondo, Andrea Binci.
Serve, dicono i dem, «una alleanza elettorale ben piantata all’interno dei valori del centro sinistra, che interrompa questi anni di politica trasversale, di scelte amministrative incomprensibili degenerate in sorda autoreferenzialità, contro una città che non si è potuta esprimere in alcun modo. Chi amministra la città oggi ha svelato negli ultimi mesi un’indole decisionista e egocentrica, priva di volontà di confronto, incompatibile con i valori, la storia e il futuro di Jesi».
L’attacco alla maggioranza del Pd di Jesi
Per Bornigia, «Jesi è delusa dalla netta svolta a destra di liste che hanno gettato la maschera e non sono certo civiche. Evidente la posizione del sindaco Massimo Bacci nei confronti della Lega». Secondo Bora: «Dalla giunta regionale Ceriscioli Jesi aveva ottenuto risultati come le risorse per ponte San Carlo, grazie anche al lavoro del gruppo consiliare jesino. Ora fra amministrazione comunale e regionale c’è tutta un’altra sintonia ma non mi sembra le sollecitazioni e i risultati siano gli stessi». Mastrovincenzo assicura: «Proposte concrete e un candidato o una candidata credibili, il Pd vuol recuperare il governo di tante città importanti della provincia».
«Il Pd- è l’appello dem- è pronto ad assumersi la responsabilità di un nuovo cammino nel segno della discontinuità, da condividere con tutti coloro i quali, nella completa chiarezza rispetto alle attuali posizioni, aspirino con noi a rappresentare il punto di riferimento per la Jesi che verrà».
Dice Bornigia: «La speranza è che la scelta del candidato avvenga in maniera quasi naturale. Parleremo con gli altri gruppi di minoranza, le categorie, i sindacati. Certo il Pd ha un suo orgoglio e gli piacerebbe un sindaco d’estrazione democratica ma ora la questione non è prioritaria, prima un percorso condiviso». Dice Fiordelmondo: «Va costruita un’alleanza non per vincere ma per governare in maniera solida. E rimettere Jesi al centro del territorio».