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Addobbi di Natale: le origini e il significato simbolico

Gli elementi con cui decoriamo l'albero e la casa per le feste di Natale racchiudono forti significati simbolici. Ecco alcune curiosità

Da Pixabay, Blende12

Qualche mese fa ho avuto la brillante idea di iscrivermi a un gruppo facebook su idee e suggerimenti di arredamento, e così, ormai dai primi di novembre, la home mi propone a ritmo martellante foto di alberi di Natale di ogni foggia, dimensione, colore. E non solo alberi: case abbellite da festoni, ghirlande, trenini, pupazzi, luci, in un tripudio di fantasia e creatività, mescolate alla tradizione in un mix dai risultati sempre diversi, cosicchè tra centinaia di alberi di Natale, nessuno è uguale a un altro e ciascuno è unico. Ma nel maneggiare i tipici elementi degli addobbi di Natale, quanti ne conoscono l’origine e il significato simbolico? Non tutti sanno, ad esempio, che le origini pagane e cristiane si sono sovrapposte caricando questi affascinanti oggetti di significati diversi e plurimi. Passiamo in rassegna i principali che appartengono alla storia e alle abitudini di moltissimi di noi.

Un rituale che rassicura

Addobbare l’albero e la casa per le festività natalizie è un rituale che trasmette un senso di continuità e ha un effetto rassicurante, rappresenta un piccolo punto fermo, una certezza che ritorna ogni anno. Ripetere gli stessi gesti in una stessa sequenza, ritrovare ciò che avevamo riposto l’anno precedente, costituisce una regolarità che ci tranquillizza. Soprattutto in periodi di stress e ansia, le decorazioni natalizie evocano forti sentimenti dell’infanzia e rappresentano una sorta di ancora a un periodo che per la maggior parte di noi corrisponde a gioia, spensieratezza, magia, calore.

Un momento di condivisione

Decorare l’albero e la casa insieme ai propri familiari può essere un momento di condivisione e intimità. Spesso le decorazioni come le palline dell’albero o le statuine del Presepe hanno una storia familiare, sono ereditate dalla propria famiglia, sono legate a ricordi felici o a persone significative, a volte a persone che non ci sono più, e il rituale dell’addobbo può diventare un ulteriore modo per rievocare con dolce nostalgia un passato felice e per sentire più vicine le persone che mancano. Le decorazioni possono anche provenire da oggetti regalati, da lavoretti dei propri bimbi, da acquisti fatti in viaggi e rappresentano segni di una storia familiare, di coppia, personale.

Alberi e ghirlande

L’usanza di decorare la casa con alberi e rami apparteneva già alle popolazioni precristiane del nord Europa, che appendevano alla porta corone di sempreverdi e addobbavano l’interno con rami di abete, vischio e agrifoglio. Nell’antica Roma durante i Saturnali, a dicembre, si adornavano i templi con rami di abete bianco; allo stesso modo, i Celti festeggiavano il solstizio d’inverno con decorazioni di rami di sempreverdi, come simbolo della lotta contro le insidie del freddo e della carestia invernali e decoravano le querce con frutti e candele per auspicare il ritorno del sole, come simbolo di fertilità e rigenerazione. Alberi decorati con frutta, in particolare con mele rosse, erano tipici  dei paesi del nord Europa in epoca medioevale e quelle mele rosse sono considerate le antenate delle attuali palline di Natale. Perché la mela rossa? Sia per l’impatto estetico del rosso che spiccava sul verde, sia come rimando all’albero della Conoscenza del Bene e del Male nel giardino dell’Eden. Con il Cristianesimo, anche l’agrifoglio acquista un nuovo significato simbolico: le foglie ricordano la corona di spine di Cristo, le bacche rievocano le gocce di sangue sul suo capo. Le ghirlande, con la loro forma circolare, assumono il significato di eternità e potenza dell’amore di Dio.

L’abete

In quanto albero sempreverde, l’abete è stato considerato un simbolo della vita e un portafortuna già in epoca pagana. Rappresenta la nascita della vita dopo l’inverno e il ritorno della fertilità della natura; le palline che lo decorano rappresentano i frutti, di cui si auspica il ritorno abbondante dopo il buio dell’inverno. L’abete era considerato nelle tradizioni antiche una pianta magica, le pigne venivano donate come amuleto protettivo nei viaggi e come simbolo di fertilità. Successivamente, l’abete è stato ripreso dai cristiani come rappresentazione della vita eterna o il simbolo di Cristo stesso e dell’albero della vita di cui parla la Bibbia. La sua forma triangolare, inoltre, richiama la santa Trinità.

Palline, campane, angeli

Anche se la scelta di forma e colore per le decorazioni dell’albero è vastissima e spazia in tutte le direzioni, la forma sferica resta quella più tipica e anche quella con più connotazioni simboliche. La sfera è la forma perfetta, rappresenta l’uguaglianza, la purezza, l’integrità, oltre a ricordare, più prosaicamente, la forma dei frutti. Alcuni amano decorare l’albero anche con altri elementi come campane e angeli. Le campane anticamente erano usate per scacciare gli spiriti maligni, mentre con la tradizione cristiana diventano simbolo di festa, di richiamo dei fedeli, di esortazione alla preghiera e alla meditazione. Gli angeli rappresentano la protezione, la pace, l’armonia.

Luci, candele, stelle

La luce ha un significato simbolico molto potente: illuminare significa contrastare il buio, portare progettualità, portare allegria. La luce della candela è fuoco come elemento magico, è metafora di Cristo come luce del mondo, è simbolo di saggezza. La stella richiama la stella cometa che apparve alla nascita di Gesù e rappresenta la speranza e la luce che guida.

Lo schiaccianoci

Quest’anno sono ovunque, mai se ne sono visti così tanti nelle nostre zone. Si tratta di pupazzi di legno che rappresentano soldati. L’origine viene fatta risalire al 1600 circa, a un atto di ribellione pacifica di una popolazione al confine tra Germania e Repubblica Ceca, contro le truppe tedesche che occupavano il territorio e imponevano pesanti tasse. Venne costruito in segno di protesta un soldato di grandi dimensioni in legno, con la funzione di schiacciare noci con la mandibola. Da allora il pupazzo schiaccianoci divenne una tradizione tedesca poi diffusasi in tutto il mondo e arricchitasi di nuovi e ulteriori significati con i racconti di Hoffmann e Dumas e con l’omonima opera di Tchaikovsky. Da simbolo portafortuna capace di proteggere la casa e allontanare gli spiriti maligni, il soldatino schiaccianoci è diventato rappresentazione anche dell’amore, della bellezza, del bene, della gentilezza.

Gnomi ed elfi

Gli gnomi sono creature dei boschi, buone o malvagie, simbolo di stabilità, equilibrio e saggezza. Presente dal medioevo nel folklore scandinavo, lo gnomo è guardiano della casa e degli animali; figura originariamente irascibile e vendicativa, nel tempo ha assunto caratteri più benevoli. Anche in Italia gli gnomi, con nomi diversi, sono presenti nelle leggende di varie regioni. Gli elfi sono parte della mitologia pagana dei paesi nordici come figure benigne a cui si attribuiva il potere di difendere la casa e i bambini dalla negatività. Secondo l’interpretazione psicoanalitica di Jung, gnomi e folletti sono la rappresentazione della forza creatrice dell’età infantile e della parte più primitiva e genuina di noi stessi.

Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta
Consulenza, sostegno e psicoterapia online tramite videochiamata
Studi a Piane di Camerata Picena (AN) e
Montecosaro Scalo (MC)
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