Lifestyle

Dalla Grecia con sapore

Il "cibo di strada" ormai è di gran moda ma c'è chi lo sa fare davvero a Castelfidardo, mescolando al sapore tutta la cultura del proprio Paese d'origine

La famiglia al completo con sindaco e console greco

CASTELFIDARDO – Era un modo per mangiare veloce negli Stati Uniti per poi tornare subito al lavoro. Lo è tuttora a dir la verità ma ormai lo “street food” è diventato di gran moda. Anche perché è sinonimo di cultura, di esaltazione dei sapori tipici e antichi di un Paese o di una Regione.

La cucina etnica e internazionale fa faville nelle grandi città e nei festival che vengono organizzati in giro per la penisola soprattutto d’estate. Tra la top ten degli Stati più apprezzati in termini di “cibo di strada” c’è la Grecia.

Non sono molti in zona i locali dove si fa il vero cibo da “street” greco però. Al “Souvlaki passion” di Castelfidardo si fa ancora il famoso souvlaki dello “street food” greco fatto con ingredienti di alta qualità accompagnato da un bicchierino di ouzo, con olivette di Kalamata, feta (il tipico formaggio greco) e qualche patatina fritta fresca fatta a mano.

«Mi chiamo Gerasimos Santas, sono un architetto, ho 56 anni, sono nato ad Atene e vivo a Osimo dove ho incontrato mia moglie – ci racconta il proprietario del locale -. Dove prima c’era una pizzeria ho inaugurato un ristorante di cucina greca. Non volevo aprire una trattoria ma un bistrot tra il moderno e il vintage con cibo rigorosamente di provenienza greca. Uno spazio dove si potesse consumare il vero “street food”, tanto di moda. Principe ovviamente il souvlaki, nostro piatto tipico, spiedino di maiale, pollo, vitello, fegato o verdure come lo fanno da sempre i greci. Spazio anche ai bambini: abbiamo istallato una maxi lavagna dove si possono divertire. Il successo c’è, ci sono molti giovani che ci raggiungono».

Il locale però non è solo cibo, è anche storia e cultura. Il “Souvlaki” ha ospitato tre serate di musiche internazionali, una di grafologia e una volta nel locale si è data persino appuntamento la comunità greca delle Marche.

Domenica 12 febbraio era lì riunita per il rinnovo delle cariche sociali con l’elezione del presidente e per celebrare la tradizionale festa della “Vassilopita”, la torta in cui va cercata la moneta (fluri) portafortuna. C’era anche il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani e il console greco Belligiannis.

*Storia di Vasilòpita: il pan dolce tipico del Capodanno è dedicato al vescovo di Cesarea in Cappadocia, San Basilio, vissuto nel Trecento. Uomo colto e letterato è uno dei padri dell’ortodossia. La torta dedicata a lui che nasconde dentro di sé una moneta, tra leggenda e storia, pare sia nata perché San Basilio aveva chiesto agli abitanti della sua diocesi di consegnarli gli ori e preziosi per rabbonire un signore guerrafondaio che voleva muoversi contro Cesarea. Per miracolo avvenuto il bellicoso signore non ne fece nulla e San Basilio, non sapendo come restituire i preziosi ai legittimi proprietari, chiese che venissero fabbricati dei pani dentro i quali nascose i gioielli. Così distribuì i pani e ognuno si trovò con un prezioso. La torta viene tagliata e il primo pezzo si dedica a Gesù, il secondo alla casa, e gli altri alle persone care, assenti e presenti. Il fortunato trova la moneta e avrà la fortuna dalla sua parte per tutto l’anno!

Generalmente ogni Stato ha il suo cibo tipico da mangiare in strada, rigorosamente senza omettere di sporcarsi le mani. Di seguito qualche esempio:

Spagna: fajitas di pollo con salsa guacamole, tortilla.

Germania: wurstel, crauti e anelli di cipolla panati alla birra.

Hawaii: tartare di ananas e gamberone scottato, bocconcini di pollo al cocco.

Brasile: farofa (farina di manioca con uovo e bacon).

Giappone: uramaki (cilindri di riso con carne all’interno e riso arricchito con semi di sesamo all’esterno) e hosomaki (alga nori, riso sushi, tonno o salmone).

Thailandia: granchi al curry o pollo saltato con anacardi.

Portogallo: pasteis de bacalhau (crocchette di baccalà fritte).

USA: onion ring e alette di pollo.

Repubblica dominicana: riso e fagioli rossi.

Russia: blinis con salmone affumicato e caviale.

Messico: burrito, fajitas o nachos.

Francia: vol au vent de mer.

Colombia: ceviche de tun fresco (marinatura a base di lime e zenzero con tonno).

India: samosa di carne e vegetariani.