JESI – «Sono pochissime le associazioni e le persone disposte ad ascoltarmi e a darmi una mano. Da sempre creo eventi, salotti, conferenze e, in questo periodo di emergenza, ho sentito il bisogno di avviare tra i miei tanti progetti quello di “DifendiAmo il Made in Marche“, e ho deciso di ospitare a Milano i prodotti delle aziende marchigiane del food colpite dal sisma». Questa mattina, durante la conferenza stampa che si è tenuta al Caffè Imperiale di Jesi, la sarta Fiorella Ciaboco ha analizzato e spiegato ai presenti il suo progetto di beneficenza, che parte da Milano per arrivare al cuore delle Marche.
La Ciaboco è titolare dell’omonima sartoria di Jesi, e possiede da molti anni un atelier a Milano, vicino Piazza Gae Aulenti, in uno dei centri nevralgici della moda e del business internazionale. Con grinta e determinazione, s’impegna come relatrice ovunque è invitata, per aiutare le aziende terremotate e per promuovere le tipicità della sua terra fra l’élite milanese che frequenta il suo sofisticato laboratorio.
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Da mesi porta avanti il concetto di “DifendiAmo il Made in Marche” con eventi dedicati, con un marchio registrato e un logo pensato e realizzato ad hoc: «Sento questo impegno come un dovere nei confronti del popolo marchgiano – spiega Fiorella – voglio specificare che nessun ente mi ha supportato, né ho chiesto mai soldi. A Milano ci sono persone interessate e disponibili a spendere bene per mangiare i nostri cibi e per bere i nostri vini e, durante le presentazioni che organizzo, sono tanti i clienti che ordinano quantitativi di prodotti marchigiani. Quello che chiedo alle associazioni di categoria come la Cna, la Confartigianato, la Regione ecc. è un supporto a questo mio impegno che richiede non poche energie. Questa domanda, fino ad ora, è stata completamente ignorata».
L’interesse per i terremotati, stando alle parole della sarta jesina, non è affatto diminuito al nord Italia: «Mi invitano a parlare di questo terribile evento in moltissime città – continua – e io non posso certo tirarmi indietro. L’8 marzo ci sarà un grande evento a Monza Brianza, al Golf Club Monticello, con duecento persone. Ho organizzato tutto insieme all’associazione Lions di cui faccio parte, e gli invitati avranno modo di conoscere e provare diversi prodotti marchigiani. Verranno allestiti stand dove si potranno assaggiare e comprare molte specialità, imparando a conoscere le storie di chi ha prodotto queste prelibatezze. Inoltre per le nostre aziende è anche un’ottima occasione per farsi dei contatti e per far girare il nome”.
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Tra cibo, moda, bozzetti, stoffe e abiti preziosi, Fiorella s’impegna quotidianamente a promuovere l’arte e la bravura dei marchigiani: “Da noi purtroppo non è possibile investire nel talento, – conclude la Ciaboco – al Nord ci credono molto di più e siamo molto più appezzati. Ho sempre creato eventi, sinergie, portato aziende amiche all’interno del mio atelier e, anche durante l’Expo, ho fatto conoscere tantissimi prodotti della nostra terra. Continuerò a lavorare senza sosta per perseguire il mio obiettivo che è unire il buon cibo alla moda…in due parole? Food and fashion!».