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E la tua casa di che colore è?

Luci e tonalità delle stanze possono influenzare il nostro umore. Gli spazi in cui passiamo gran parte della nostra vita dovrebbero assomigliare al nostro modo di essere. Per favorire un migliore equilibrio psico-fisico, l'ottimale sarebbe avere in ogni stanza il mix tra tinte calde e fredde. I consigli della psicologa Valentina Santoianni

Il colore in casa aiuta. Eccome se aiuta! Alle prese con la tinta delle pareti si fa presto a pensare che il bianco sia tra tutti la tonalità più funzionale: è in sintonia con tutto e si ha meno vincoli con la scelta dei colori del mobilio. Al bianco poi si affianca anche la tonalità crema: neutra ma calda. Ma se invece osassimo di più?

La dottoressa Valentina Santoianni

A dire che i colori migliorano anche la giornata è la psicologia. E se per darci allegria usiamo colori vestiti di colori vivaci, perché non pensiamo invece di vivere tutti i giorni in un ambiente di positività? Dato che è molto importante per la propria salute psico-fisica vivere in luoghi che piacciano, ogni spazio dovrebbe essere in armonia con il carattere di chi ci vive, e per questo i colori dovrebbero essere scelti in sintonia con le proprie esigenze più intime. Una regola su tutte, per bilanciare psicologicamente se stessi con la propria casa, è: non scegliere la pittura in base alle mode. I colori possono riequilibrare le dimensioni e le forme disarmoniche delle stanze: ogni sfumatura è bene per un luogo ma sbagliata per un altro. Ma la paura è sempre la stessa: aver paura che i colori possano stancare. È errato pensare che quando si ha voglia di stravolgere la parete sia sempre e solo per pura estetica. Possiamo paragonarlo al classico cambio di look ai capelli di una donna: equivale ad un cambiamento che nasce dal profondo. E uguale è per le pareti di casa: il desiderio di cambiare le tinte nasce da una profonda esigenza psicologica che è quindi un periodo della vita che si sta concludendo e di un altro che sta iniziando, completamente nuovo.

«Faber Birren fu il primo studioso che influenzò fortemente l’area della psicologia del colore. Lui affermava, nel 1961, che i colori possiedono un notevole impatto sulle reazioni psicologiche e sul benessere psicologico dell’uomo… non è giusto pensare che solo il ruolo dell’illuminazione fornisca un ambiente visivo piacevole. Ciò che Birren voleva esprimere era che la percezione del colore non dipende unicamente dal nostro modo di cogliere i colori esterni ma anche dalla nostra soggettiva e personale modalità di associazione emozionale» spiega la psicologa Valentina Santoianni.

«Lüscher invece, con il suo Test dei colori testimonia la crescente importanza attribuita alla percezione del colore in psicologia. Secondo lui nel momento della visione, da parte di un soggetto, di un colore o di una combinazione cromatica si genera nello stesso una risposta comportamentale, emotiva e fisica. Deduttivamente la predilezione o la repulsione di un colore possono rivelare precisi aspetti caratteriali e tendenze emotive nei confronti della vita affettiva e di relazione, considerando che la preferenza mostrata per ciascun colore e le reazioni che provoca nel soggetto cambiano a seconda degli individui e dei vari momenti nello stesso».

Possiamo quindi affermare che «I colori sono un elemento determinante nell’arredamento e nella decorazione della nostra casa, perché creano un’atmosfera diversa in base a sfumature sia negli arredi sia nelle pareti». Si deve perciò distinguere i colori in tre grandi categorie: caldi, freddi e neutri. Le tinte calde includono gialli, rossi, arancioni e i colori che hanno queste tonalità come nota dominante. Quelli freddi includono i verdi e i blu. Le tonalità neutre sono bianco, nero, grigio, tortora o l’avorio. «I toni caldi se osservati per qualche minuto ci rendendoci più reattivi ed energetici, quelli freddi, al contrario, sono calmanti e distensivi».

Ma andiamo nello specifico per le pareti: nei luoghi come l’ingresso, il soggiorno e la cucina, sono più adatti i colori caldi, che favoriscono l’estroversione, l’energia e la comunicazione. «Nelle camere da letto sono preferibili i colori freddi quali blu, azzurro e violetto, perché più riposanti. L’ottimale sarebbe avere in ogni stanza il mix tra tinte calde e fredde, anche se in proporzioni diverse, e senza eccedere, per favorire un migliore equilibrio psico-fisico».

Agnese Testadiferro