PESARO – Tre miliardi di fatturato per la filiera legno arredo nelle Marche, ma l’associazione ora chiede «uno scatto di reni sulla ricostruzione post sismica».
Il presidente nazionale della FederlegnoArredo Emanuele Orsini è stato a Pesaro per parlare del comparto e incontrare imprenditori e vertici istituzionali del territorio. Visita d’obbligo all’azienda di cucine Scavolini e colloquio con Adolfo Guzzini, patron dell’omonima azienda di illuminazione. Poi il tavolo con Salvatore Giordano vicepresidente di Confindustria Marche, Cosmob e vertici locali del Legnoarredo.
La filiera Legno-Arredo nella regione Marche produce circa 3 miliardi di euro, suddivisi tra legno (17%) e arredo (83%) con un totale di 2.395 aziende e 19.450 addetti.
Arriva così a pesare il 12% del totale manifatturiero regionale.
Le Marche infatti si posizionano subito alle spalle delle grandi regioni del settore, come la Lombardia, il Veneto e il Friuli. Sono infatti la quarta regione per fatturato e quinta per numero di imprese.
Per quanto riguarda la relazione con i Paesi esteri, le Marche si caratterizzano per un elevato saldo commerciale pari a 587 milioni di euro nel settore arredo: importa circa 77 milioni di euro ed esporta più di 664 milioni di euro, il 26% del totale della produzione.
I paesi principali dove le Marche esportano sono Francia (+7,5%), Stati Uniti (+18,6%), Germania (+8,6%), Regno Unito (-12,8%) e Russia (-1,4%).
«Pensiamo che questo sia un territorio su cui si debba insistere e accelerare per quanto riguarda la costruzione post sismica – ha detto il presidente Emanuele Orsini affiancato dal vice Stefano Bordone – è un territorio che ancora soffre del terremoto, ma sono passati tre anni e di fatto la ricostruzione non è iniziata. Per questo serve un colpo di reni, ma siamo certi che una volta ripartita, il comparto dell’edilizia farà da traino a tutto il settore dell’arredo e del legno, spingendo l’economia locale a un indotto importante».
Nei primi sei mesi del 2019 le esportazioni di arredo sono pari a 306 milioni di euro, sono diminuite del -7,8%. Francia (-0,2%) e Stati Uniti (+19,3%) si confermano le principali destinazioni mentre le importazioni pari a 42 milioni di euro sono cresciute del +7,4%. La Cina (+9,1%) si conferma il primo fornitore seguita dalla Bulgaria (+19,4%). Nei primi sei mesi del 2019 le esportazioni di legno, pari a 61 milioni di euro crescono del +12,6%, superando le importazioni pari a 57 milioni di euro.
«Forse il mercato tedesco e francese hanno rallentato, ma vediamo comunque buoni segnali per questa regione perchè la fiera di Mosca ha dato un risultato importante in termini di ordinativi» ha rimarcato Orsini.
Pesaro è la provincia più rappresentativa della filiera L-A all’interno della regione con un fatturato di circa 1,7 miliardi. Le imprese sono 1.099 (783 per l’arredo e 316 per il legno) e danno da lavorare a più di 10.600 addetti (9.044 per l’Arredo e 1.603 per il Legno).
Le esportazioni pesaresi nei primi sei mesi del 2019, pari a 192 milioni di euro, sono diminuite del -6,6%. In diminuzione le esportazioni di arredo (-10,7%) mentre crescono del +10,2% le esportazioni di legno.
Nel mese di maggio 2017 FederlegnoArredo ha siglato un accordo quadro di collaborazione in favore del sistema del territorio con Regione Marche, assieme a Confindustria Marche e il supporto tecnico del centro di ricerca e certificazione Cosmob.
Grazie al lavoro congiunto della Cabina di Regia, il 4 aprile 2018 è uscito il primo bando di finanziamento regionale specifico per il settore del legno-arredo con una dotazione di 1.400.000 euro a disposizione del comparto per progetti di internazionalizzazione.
«Un altro tema riguarda la formazione – ha spiegato Orsini – abbiamo degli Its importanti, ma la mancanza di manodopera specializzata impone una riflessione su questo aspetto. Aziende e formatori devono dialogare per dare linfa a quello che cercano le imprese».