“Food art” è un’espressione usata per riferirsi alla creazione di pietanze che, nella forma e nel colore, richiamano alcune immagini o particolari soggetti. Il pranzo di Natale può essere l’occasione giusta per mettere alla prova la propria inventiva dando vita a creativi impiattamenti.
Mangiare prima con gli occhi che con la bocca: è questa la filosofia sperimentata dalla food art, un modo di concepire il cibo come arte, ma anche di pregustare quello che verrà consumato coltivando la bellezza in tavola.
Tante sono le espressioni della food art, connessa anche all’arte di strada, con artisti come Daniele Barresi, Davide Luciano e Maurizio Di Iorio. Merita menzione anche il food-artist ante litteram, ancora inconsapevole di questa tendenza artistica, Giuseppe Arcimboldo, pittore italiano del Cinquecento che dipingeva ritratti e figure antropomorfe date dalla combinazione di diversi tipi di frutta e verdura.
Tuttavia, anche a casa propria e senza pretese espositive, si possono realizzare dei piccoli piatti gustosi ed esteticamente unici da consumare in tavole conviviali. Quale migliore occasione del pranzo di Natale? Ecco alcuni piatti natalizi nel gusto e nell’aspetto che si possono realizzare a casa…
Antipasti e finger food
Il finger food ha sdoganato ormai alcune norme del Galateo. Mangiare con le mani non è più un tabù, soprattutto se si tratta di graziosi appetizer: tartine a forma di pupazzo di neve o di renna, ghirlande natalizie realizzate con il kiwi, vol au vent o roselline di pasta sfoglia disposte a mo’ di albero, la cream tart salata in versione stella. Queste sono solo alcune delle idee che possono ispirarvi. Gli ingredienti che non possono mancare in dispensa sono: pancarré, pasta sfoglia, pomodorini, stick salati, olive, salmone affumicato, affettati, formaggi spalmabili, spezie, frutta e verdura. La parola d’ordine per gli antipasti è “colore”.
Il primo
Piatto tradizionale di Natale sono i tortellini. Ma avete mai pensato di realizzarli “in crosta”? I vostri commensali resteranno di certo stupiti e deliziati da questo piatto nel quale anche il recipiente, a forma di pentola, è commestibile. Per realizzarlo usate della pasta sfoglia o briseé con cui rivestire uno stampo rotondo o una cocotte. Con lo stesso impasto create anche un “coperchio” con tanto di manico. Riempite lo stampo con i tortellini precedentemente cotti e conditi e infornate a 200° per 20 minuti. Il risultato sarà un piatto della tradizione, ma anche una specie di scenografico timballo che potrete artisticamente servire in tavola, pentola compresa.
Secondi…da accompagnare col “Pane di Babbo Natale”
I tradizionali secondi natalizi sono arrosti e polpettoni, con contorno di verdure (in particolare quelle di stagione come carciofi, bietole e cavoli) e immancabile insalata di rinforzo. Con le verdure potrete sbizzarrirvi come negli antipasti, ma il pane deve immancabilmente essere a forma di Babbo Natale. Potete realizzare la barba con delle piccole striscioline di impasto spesse 1 cm circa, il cappello con tanto di pon pon commestibile e gli occhi con delle olive nere. In alternativa il pane potrebbe anche essere a forma di ghirlanda, con tanto di fiocco rosso.
I dolci
I dolci si prestano particolarmente alla food art. Un esempio sono i biscotti con decoro di glassa colorata, a forma di albero, omino di pan di zenzero, renna, pacchetto natalizio o Babbo Natale. Se l’idea vi piace potrete anche appenderne alcuni all’albero, anche alternati ad arancia essiccata e stecche di cannella. Per chi si vuole cimentare con vere e proprie opere d’arte, possono essere delle buone idee i cupcake o i bigné a forma di albero di Natale, il tronchetto innevato (ricetta tradizionale francese) o la torta di pandoro a forma di istrice con crema al limone o all’arancia. Per gli appassionati di cake design, la pasta di zucchero può permettervi di dar vita a veri e propri capolavori. Alcune idee sono il villaggio di Babbo Natale, la casetta di panpepato, la stella di Natale o l’albero total white realizzato con ghiaccia reale.