È il formaggio fresco italiano per antonomasia, una delle eccellenze indiscusse della tavola “made in Italy” più amata in tutto il mondo: parliamo della mozzarella.
I suoi consumi sono in continua crescita non solo in Europa: nella classifica l’Italia guadagna infatti solo la medaglia di bronzo; l’oro va agli Stati Uniti, il Paese dove in assoluto si consuma più mozzarella al mondo, mentre l’argento spetta al Brasile.
Imitata in molte parti del mondo, già nota e apprezzata nel Rinascimento, la mozzarella italiana resta una garanzia di qualità e sapore: il latticino più consumato in Italia, le cui vendite complessive sfiorano il miliardo di euro. Se poi si considera anche quella di bufala, allora la famiglia delle mozzarelle arriva a rappresentare circa il 20% di tutti i formaggi comprati dagli italiani.
Il suo nome deriva dal verbo “mozzare”, con cui si indica la caratteristica operazione che si compie tagliando a mano la pasta filata per formare i classici bocconcini. E proprio questo prodotto, tra gli altri esempi di alta qualità dell’industria alimentare, ha giocato un ruolo fondamentale nel rilancio dell’economia post sisma del nostro territorio.
Venerdì 28 settembre scorso si è tenuto ad Amandola l’incontro pubblico “Al cuore d’Italia. Il rilancio delle produzioni agroalimentari e la rinascita post terremoto”, che si è concluso con una degustazione di prodotti enogastronomici, fiore all’occhiello del nostro territorio, occasione importante per conoscere e rilanciare le eccellenze di un territorio ferito al cuore dopo il terremoto del 2016.
Tra questi, anche la Mozzarella “Specialità Tradizionale Garantita” “Sibilla” di Trevalli Cooperlat, emblema della qualità dei prodotti del territorio e del rispetto della tradizione.
La Trevalli Cooperlat è un’Azienda marchigiana che possiede 13 cooperative di base ed un consorzio su territorio nazionale, contando circa mille produttori agricoli. Parliamo della terza realtà cooperativa del settore lattiero caseario in Italia grazie al suo fatturato superiore ai 220 milioni di euro ed ai suoi oltre 600 addetti, la cui produzione non si è fermata nemmeno nei terribili giorni del 2016, durante il terremoto, quando si voleva solo “mantenere la quotidianità, continuare a vivere”.
La “Mozzarella STG Sibilla” è l’unico tra i formaggi tipici italiani con denominazione “Specialità Tradizionale Garantita”, l’arma vincente della Trevalli Cooperlat, che nella sua filiera di produzione basa tutto sull’eccellenza della materia prima: il latte dei Sibillini, unico per qualità e gusto.
«Siamo orgogliosi di partecipare all’appuntamento di venerdì promosso da Fico – ha dichiarato Paolo Cesaretti, Brand Manager della Trevalli Cooperlat – È fondamentale continuare a parlare, e soprattutto far conoscere, le eccellenze agroalimentari del territorio marchigiano. Crediamo che la rinascita, anche dal punto di vista economico, passi per la valorizzazione dell’agricoltura e del turismo enogastronomico. E attraverso le tavole degli italiani, nelle quale ci auspichiamo arrivino i prodotti che nascono e respirano l’inebriante aria dei Sibillini.».
Tra i prodotti in degustazione al termine dell’incontro, insieme alla Mozzarella STG Sibilla, come ambasciatori delle Marche: Ciauscolo e salumi della Norcineria Alto Nera e Verdicchio di Matelica DOC.