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La Tenuta di Tavignano a “Collisioni Jesi”

L'azienda di Cingoli (Mc) partecipa domani, domenica 3 settembre, all'evento nato dalla partnership tra “Progetto Vino” di Ian D’Agata e l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini. Due i prodotti in degustazione all'hotel Marchese del Grillo di Fabriano

Stefano Aymerich di Laconi e Ondine de la Feld della Tenuta Tavignano

FABRIANO – Tenuta di Tavignano, azienda vitivinicola delle Marche acquistata nel 1975 da Stefano Aymerich di Laconi e dalla moglie Beatrice Lucangeli e guidata dal 2014 insieme alla nipote Ondine de la Feld –, partecipa a “Collisioni Jesi”, evento nato dalla partnership tra il “Progetto Vino” (coordinato da Ian D’Agata) del “Festival Agrirock” di Barolo ideato da Filippo Taricco, con l’IMT-Istituto Marchigiano di Tutela Vini. L’evento si sta svolgendo in quattro città: Jesi, Camerano, Fabriano e Matelica.

Tenuta di Tavignano, nota nel mondo per la produzione di vini di pregio, in particolare il Verdicchio, fiore all’occhiello della cantina, partecipa alla manifestazione nella giornata di domenica 3 settembre 2017, all‘hotel Marchese del Grillo di Fabriano (ore 15.30-18.30) offrendo in degustazione due eccellenze della sua produzione vinicola: il cru Misco Riserva Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico 2015 e Villa Torre Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2016.

Dinamica e in continua evoluzione, fortemente impegnata a valorizzare il territorio e le sue varietà autoctone, l’azienda di Cingoli conta 230 ettari in un corpo unico, a 300 metri sul livello del mare, di cui 30 sono dedicati alla viticoltura (16 ettari al Verdicchio). «Collisioni e’ una manifestazione con un’energia positiva e trascinante – riferisce Ondine de la Feld, nipote di Stefano Aymerich di Laconi (proprietario di Tenuta di Tavignano) con il quale gestisce l’azienda dal 2014 -. Collisioni, parole rock che parlano della voglia di combattere, di andare oltre le consuetudini. Il rock è un modo di essere e anche Tenuta di Tavignano vuole essere parte di questa energia, che non è stata dimenticata nemmeno dopo il terremoto nelle Marche. Il contributo della moderazione di Ian d’Agata  è un plus per la manifestazione che viene valorizzata acquisendo internazionalità e spessore. Ringraziamo anche l’IMT per aver accolto la manifestazione e aver dato la possibilità ai produttori di vino marchigiani di partecipare alla Collisione. Un interessante confronto tra rock e vino. Felici di essere presenti. Alla manifestazione e’ presente anche l’ingegnere Aymerich proprietario della Tenuta».