ANCONA – Moto, neve e pazzia. In due parole Snow Quake. Eccola un’altra delle mode emergenti dell’inverno 2017, legata a stretto giro di contatto al mondo delle due ruote. Al centro di tutto la stravaganza, l’essere un po’ borderline sia delle moto che dei motociclisti. Si corre a meno quindici gradi, con moto appositamente chiodate, su circuiti innevati o ghiacciati dove l’adrenalina è all’ordine del giorno.
La disciplina arriva in Italia, sulle montagne piemontesi ma un po’ ovunque, grazie all’influenza delle tendenze d’oltremanica. Nello specifico sono le riviste inglesi Sideburn e Deus ex Machina ad aver lanciato lo Snow Quake. Passione, spettacolo, sfrontatezza e determinazione per ben otto ore di puro show sui ghiacci. E, come detto, non manca la stravaganza anche dei motociclisti. Nell’abbigliamento, nelle manovre, nei gesti e nei movimenti. Con moto appositamente chiodate, a mano, come un tempo.
I partecipanti sono suddivisi in tre categorie: “racers“, alla guida di moto da competizione, “vintage“, in sella a moto messe in commercio prima degli anni Ottanta, e “inappropriati“, stravaganza in persona con moto da strada usate su un terreno assolutamente inadatto, come quello dello Snow Quake. Tre sessioni di gara per le diverse categorie con i tre vincitori che poi gareggiano tra di loro, nella cosiddetta “Super Finale“.
«Quello che si vuole offrire agli spettatori è uno show unico e bizzarro, accompagnato da un sottofondo di musica rock e un odore di salamella alla griglia». Queste le parole di Alessandro Rossi di Deus ex Machina Milano, riassuntive di tutto quanto. Fantasia, pazzia, stravaganza al potere, in una disciplina invernale destinata a conquistare tutti.