Entrare nella rinnovata boutique Louis Vuitton in via Montenapoleone 2, all’inizio della zona più esclusiva di Milano, è come vivere quattro esperienze in una: è contemporaneamente un evento di moda, una mostra d’arte e uno showroom di design, con possibilità di esperienza culinaria da sogno.

Dopo tre anni di lavori di restauro a Palazzo Taverna, la maison francese il 4 aprile ha riaperto le porte della sua storica sede milanese, dopo un’autentica rivoluzione architettonica, quasi raddoppiando i suoi spazi e riempiendoli di dettagli di pregio e di luce. Sono quattro i piani dello store, che in questi giorni fremono della Milano Design Week, che sta riempiendo la città di accenti e lingue da ogni dove.
Tra i quattro livelli, oltre alle collezioni donna e uomo e all’ambiente dedicato alle calzature, si possono ammirare le Home Collections Louis Vuitton. Quello di Milano è il primo negozio Louis Vuitton a disporre di un intero piano – il secondo – completamente dedicato al design.
Ogni spazio, inoltre, ospita un’ampia collezione di arte contemporanea. Tra gli artisti esposti: Mimmo Paladino, Carla Accardi, Peter Halley e Alfonso Clerici.
In più, accessibile attraverso il negozio, il Da Vittorio Café Louis Vuitton apre accanto a DaV by Da Vittorio Louis Vuitton, il primo concept di ristorazione in Italia per la Maison, entrambi in collaborazione con il gruppo Da Vittorio, eccellenza della scena gastronomica italiana titolare del ristorante da tre stelle Michelin di Brusaporto (Bg).
Una casa di corte all’interno dello store

Il tardo neoclassico Palazzo Taverna, di inizio Ottocento, sorge all’ingresso di Via Montenapoleone, con la sua iconica facciata caratterizzata da colonne ioniche e timpani. E già da fuori si respira bellezza. Dentro, prosegue la sua celebrazione.
Louis Vuitton ha reso omaggio alla città di Milano, alla tradizione milanese e all’architettura lombarda. Il cuore del nuovo store è la corte di una tipica casa di ringhiera, con cascate di verde che scendono dai ballatoi. Il soffitto è un lucernario in vetro che lascia entrare i raggi del sole, che raggiungono ogni piano. Il progetto architettonico è firmato da Peter Marino, l’architetto per eccellenza dei brand di lusso.
Al primo piano si trovano le calzature: il soffitto qui è ispirato agli androni milanesi, con un disegno lineare in stucco e gesso. Nel piano interrato, dove si trovano le collezioni uomo, si ammirano volte a crociera e a botte. Durante i lavori di ristrutturazione, infatti, sono emerse le fondamenta ottocentesche di Palazzo Taverna. Vi si sono scoperti elementi inattesi e si è deciso di valorizzare l’architettura d’epoca, restaurando i mattoni in argilla, proteggendoli e lasciandoli a vista.

Una pausa caffè tra gli acquisti
È grandissima la cura anche nella scelta degli arredi, con pezzi di stile italiano che sono emblemi del design moderno. Spicca in modo particolare una scrivania di Luciano Frigerio, così come altre creazioni di Gio Ponti, Ico Parisi, Osvaldo Borsani e Angelo Mangiarotti.

Per una pausa caffè durante gli acquisti, ecco il Da Vittorio Café Louis Vuitton, che si trova dove un tempo sorgeva il cortile centrale di Palazzo Taverna. Una balaustra e un colonnato segnano l’ingresso da Via Montenapoleone, ma vi si può accedere anche dall’atrio principale del negozio. Un soffitto in vetro lo copre, lasciando entrare ancora e ancora luce. Il pavimento è un’opera d’arte, realizzata con pietre in gradazioni di colore dal bianco al nero, per riprodurre un disegno di Martin Kline. La proposta gastronomica è curata dagli chef del ristorante Da Vittorio, tre stelle Michelin.
L’ingresso al ristorante DaV by Da Vittorio Louis Vuitton è invece su via Bagutta 1, indirizzo storico, caro ai milanesi. In uno spazio che ha sempre ospitato cucine e ristoranti, è nato un nuovo avamposto della cultura culinaria e gastronomica italiana. Si servono solo piatti italiani e non manca mai un riferimento giocoso all’immaginario Louis Vuitton.