Peugeot ha acquistato Opel da General Motors. Indiscrezioni confermate. Da qualche settimana, infatti, si parlava di questo accordo. Questa mattina è arrivata la formalizzazione. Il gruppo Psa ha annunciato di aver raggiunto l’accordo con la casa americana per l’acquisizione di Opel/Vauxhall per 1,3 miliardi di euro e delle attività finanziarie europee della stessa Gm per 900 milioni di euro. Secondo quanto riporta una nota del gruppo francese, con l’aggiunta di Opel/Vauxhall, Psa diventerà la seconda casa automobilistica europea, con una quota di mercato del 17%.
«L’accordo – ha detto la numero uno di General Motors, Mary Barra, in conferenza stampa a Parigi – è una vittoria per tutti gli azionisti, un successo di lungo termine. Insieme saremo più forti», enfatizzando le “auto e le tecnologie straordinarie” di Opel/Vauxhall. Oltre all’acquisto di Opel e del marchio britannico Vauxhall – che spera far tornare in attivo entro il 2020 – Peugeot-Citroen-Ds, riprenderà insieme alla banca BNP Paribas la filiale finanziaria di GM Europe per 900 milioni di euro. È l’Ansa a dare la notizia.
«La divisione europea di Gm è in deficit cronico, con la perdita di 257 milioni di dollari lo scorso anno – spiega l’agenzia di stampa -. In 16 anni, il conto ammonta a 15 milioni di dollari. Psa punta ad un ritorno agli utili di Opel/Vauxhall nei prossimi tre anni, con un “margine operativo del 2% entro il 2020 e del 6% entro il 2026”. Con l’acquisto, il costruttore aumenta la sua capacità di produzione, passando da tre milioni di veicoli prodotti annualmente a oltre quattro milioni.
«Siamo fiduciosi nella significativa accelerazione del risanamento di Opel/Vauxhall con il nostro sostegno, nel rispetto degli impegni assunti da Gm verso i dipendenti», dice in una nota il numero uno di Psa, Carlos Tavares, tornando a fornire tutte le garanzie ai lavoratori di Germania e Gran Bretagna, dopo le rassicurazioni dei giorni scorsi. La transazione posiziona il gruppo parigino al secondo posto in Europa, con una quota di mercato del 17%. Questa presenza sui mercati europei dovrebbe servire come nuovo trampolino di crescita internazionale.