Chiamarle banalmente piastrelle ormai è quasi un’offesa: parliamo delle nuove soluzioni di rivestimento che ci offre il mercato, ad alto tasso estetico e davvero per tutti i gusti.
Sono infatti innumerevoli le proposte che possiamo trovare in commercio in fatto di piastrelle: forme geometriche strane e spesso irregolari, mai pensate singolarmente, ma sempre come unità di quello che poi sarà l’insieme risultante dal loro incastro, tecnica che deve aver ispirato al punto tale da far arrivare a produrne persino a forma di tessere di puzzle. Ma che fine hanno fatto le piastrelle tradizionali? Resistono, sia nella versione quadrata che rettangolare, ma rivisitate in chiave moderna, con un tocco tridimensionale, grazie a finiture ed effetti in rilievo.
Al bando la banalità e gli standard quindi, per fare spazio a nuove linee ed a nuovi effetti ottici. Non chiamatele piastrelle, ma soluzioni di Design!
Niente è più lasciato solo agli arredi: da ruolo di mero sfondo cui erano relegate negli anni ’80, ora sono le piastrelle stesse a diventare veri e propri complementi di arredo del living.
Sempre più gettonate le forme esagonali, incastrate tra loro a formare dei grandi alveari colorati, in un’architettura sia strutturale che visiva, grazie ai giochi cromatici che si possono ricreare: accostamenti di colori a contrasto e di finiture lucide o matt, infatti, ci possono permettere di andare a creare dei pattern dal design accattivante semplicemente sistemando una piastrella dopo l’altra.
Schemi irregolari per creare dinamismo e modernità sono l’ultimo grido dell’Interior Design, ma i motivi regolari e ripetitivi dal canto loro non passano mai, simbolo di ordine estetico e raffinatezza.
Un protagonismo ritrovato, quello del piastrellato, che vuole declinarsi in tutte le forme avvicinandosi quasi al mondo del mosaico: la piastrella diventa la nuova tessera, una parte del totale, non più fine a se stessa, ma dettaglio del disegno finale.
Effetti ottici delicati, iridescenze e trame particolari su soluzioni monocromatiche in forme standard per gli amanti della tradizione; motivi decisi ed irregolari, in mix di colori e di forme su finiture compatte per chi non ha paura di osare. Una via di mezzo? Esiste, basta scegliere se azzardare nella forma della piastrella oppure nel suo look e gestire il tutto ad hoc seguendo il proprio gusto e rispettando la natura degli ambienti della casa.
Come per la scelta della misura: se la piastrella debba essere più grande o più piccola, infatti, è un dettaglio che preferibilmente dovrebbe esser dettato dagli spazi in proporzione ad essi, per dare una maggior naturalezza e ariosità percettiva al lavoro finale.
Anche mescolare materiali e stili diversi è possibile, ma senza dimenticarci di tener bene in considerazione le differenze tra gli spessori dei componenti, spesso considerevoli; per ovviare a tal problema è sufficiente comunque affidarsi ad un bravo piastrellista che saprà di certo come armonizzare il tutto.
Tra i materiali attualmente più in voga troviamo il gres porcellanato, un mix ceramico a pasta compatta e dura, detto per l’appunto “gres” perché è greificato, cioè vetrificato, tramite un processo che lo rende simile al vetro; famoso e scelto dai più per la sua capacità di resistere agli sbalzi di temperatura e di umidità, è un materiale robusto, altamente resistente e durevole nel corso del tempo grazie alla sua inalterabilità, ovvero alla sua resistenza ad urti meccanici e chimici. Per non parlare dei suoi pregi a livello estetico, tutti da scoprire con le innumerevoli finiture cui si presta.
Spazio alla creatività quindi, perché la casa si veste di nuove forme e colori!