Gli sviluppatori di app terze o gli inserzionisti possono davvero leggere le comunicazioni dei vostri account Gmail? La polemica è montata dopo il servizio del Wall Street Journal, a cui è arrivata pronta la replica di Google.
Nella risposta dell’azienda di Mountain View, in California, si parla di un processo di revisione per le app terze parti (quindi non di Google) che hanno accesso all’account Gmail. Il Security Checkup è un servizio che permette di verificare quali dispositivi hanno effettuato l’accesso al proprio account, quali app di terzi hanno accesso a Gmail e quali autorizzazioni hanno.
Una sorta di percorso riservato agli sviluppatori e quindi non a tutti. Il problema è: quanti? Sul Wsj si parla anche dell’accesso per alcuni dipendenti di due applicazioni che dovevano studiare gli algoritmi di Google sull’elaborazione automatica dei dati.
Elaborazione che permette alle applicazioni di terze parti – tramite algoritmi di analisi – di trovare le parole chiave delle comunicazioni per fornire inserzioni pubblicitarie mirate. Ecco perché se cerchiamo per esempio una località turistica, può venire fuori l’inserzione di un’agenzia di viaggi.
Come facciamo quindi materialmente a controllare quali app esterne a Google hanno accesso al nostro account Gmail? Dobbiamo andare su Google Account nel profilo Gmail e da lì controllare le app a cui si è consentito volontariamente (o involontariamente) l’accesso.
Questo processo vale in realtà per tutte le applicazioni presenti sui nostri dispositivi elettronici come smartphone o tablet. Dispositivi in cui molte app hanno accesso a tante informazioni. A cui va data almeno ogni tanto un’occhiata.