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Professione mamma e non solo

Essere mamma è un peso o una normale condizione della donna? Ne abbiamo parlato con Laura Loccioni, mamma di tre bambine e titolare di un'attività commerciale a Jesi in occasione della Festa della mamma

JESI – Casa, lavoro (che oggi c’è e domani non si sa), figli. La festa della mamma è soprattutto questo e vale per tutti i giorni dell’anno. Non è un regalo a celebrare una mamma, o forse non basta. Per una mamma che lavora che significato ha questa giornata? Ne abbiamo parlato con la jesina Laura Loccioni, mamma di tre bambine e titolare di un’attività commerciale.

«Non ho mai dato un significato speciale alla festa della mamma. Sono felice se le bambine mi portano un regalino o mi dedicano un disegno, ma se lo fanno in un’altra occasione è esattamente la stessa cosa. Ma sarebbe bello se ci fosse più diritto alla maternità: un lavoro più stabile, meglio retribuito, dove diventare mamma non sia un peso ma una naturale condizione della donna. In molti paesi europei ci sono aiuti economici concreti ed è più facile conciliare lavoro-maternità con scuole, asili e strutture con orari vari e anche abbastanza economiche. Ecco, sarebbe bello festeggiare la festa della mamma con queste condizioni». Come concili il tuo lavoro con l’essere mamma?
«Avendo un negozio senza dipendenti e tre figlie è sicuramente molto dura. Ma allo stesso tempo mi ritengo fortunata perchè con la mia attività spesso le mie bambine stanno con me. Lo stress c’è, ma amando il lavoro che faccio e avendo la possibilità di dedicare tempo alle bambine anche mentre lavoro sicuramente pesa molto di meno. Anche il senso di colpa tipico di noi mamme lavoratrici, che non riusciamo a dedicare tanto tempo ai nostri figli, è presente ma in manera minore rispetto ad altri tipi di lavoro che ho fatto, quando tornavo a casa all’1 del mattino e vedevo le mie figlie solo due ore il pomeriggio. Sicuramente i nonni ci danno un enorme aiuto, nonostante lavorino anche loro. Il pomeriggio Camilla (4 anni e mezzo) e Ginevra (2 anni e mezzo) lo passano spesso con loro, e la sera mi fanno trovare la cena pronta. Non saprei proprio come fare senza i nonni».