FILOTTRANO- È un look elegante dal tocco eccentrico, quello proposto da Luca Paolorossi.
“Distinguersi per non estinguersi”, proprio come recita il motto dell’ultima campagna pubblicitaria del celebre stilista filottranese, che ha scalato le vette della moda in ambito internazionale. Con la sua solita ironia sottolinea l’importanza di indossare capi unici e di qualità che distinguano dalla massa.
Un guardaroba che strizza l’occhio al passato per ricercare la raffinatezza di un tempo, rivisitandola in chiave contemporanea. Giacca in velluto liscio, smoking jacket, dinner jacket, con revers di raso, sono questi i capi must che non devono mancare nel guardaroba maschile pensato da Luca Paolorossi, «Da abbinare in maniera informale con una camicia bianca, o con maglione a collo alto, denim e scarponcino per uno stile più sportivo, adatto anche ad una cena in montagna».
Uno stile che un po’ ripercorre le tendenze moda dei film “Vacanze di Natale” degli anni passati. «Oggi sempre più spesso ci si ispira alle vecchie pellicole di Vanzina, cercando di emulare i protagonisti di quel periodo, come la figura del “Commenda”. Non a caso la nota catena di moda Zara, quest’anno ha proposto la pelliccia da uomo. Siamo in piena inversione di tendenza, si torna all’eleganza, alle cose belle di un tempo. La tendenza è quella di andare in soffitta, recuperare i capi anni ‘70 e ‘80 e indossarli in maniera vintage, abbinando magari una vecchia giacca in velluto con una camicia bianca. È la moda che chiede questo cambio di rotta. Nelle vetrine di Via Monte Napoleone c’è un abbondante ritorno al “bello”, non esasperato, ma comunque un ritorno ai capi eleganti, come il cachemire o le giacche a scacchi. Inoltre, le persone non hanno più intenzione di spendere un patrimonio per abiti che possono indossare sono due volte l’anno».
Stessa tendenza all’eleganza anche per il guardaroba femminile. Le feste spesso inducono molte donne ad osare, e tra scollature, spacchi e calzature dai tacchi vertiginosi, perdere charme è un attimo. Il corpo deve essere all’altezza dell’abito che si vuole indossare, con un occhio sempre vigile al messaggio che si invia, più o meno consapevolmente, all’esterno. Il tailleur è il “passepartout” per la raffinatezza.
«L’austerità del tailleur è pari alla sua eleganza – afferma Luca Paolorossi – basta tacchi vertiginosi e scarpe assurde con plateau inammissibili e collant da “anziana di provincia”. Oggi la donna cerca l’eleganza, e non l’esagerazione. Prendendo a riferimento la casa di moda Zara, consiglio camice in voile anni ‘80 con tailleur dai profili in velluto in stile Marlene Dietriche e gilet ovunque, sia per uomo che per donna».
Ritorna la bretella, abbinata al pantalone elegante e via libera anche agli smoking jacket femminili. «Ho citato Zara – precisa Paolorossi – perché attualmente traccia le tendenze per quanto riguarda lo sviluppo della moda, anche se non approvo il fatto che realizzi i suoi abiti dall’altra parte del mondo, facendo lavorare anche i bambini. Una giacca di Zara prodotta in Bangladesh costa 39 euro, mentre una di Armani realizzata a Filottrano costa 1.200 euro, questo perché in Italia dobbiamo rispettare delle regole e perché utilizziamo tessuti di eccellenza per confezionarla. Ovviamente il prodotto di qualità poi si paga».
Per le calzature da uomo, Palorossi mette al bando «Le scarpe abrasivate o con punta alzata», e consiglia le «eleganti in stile Oxford, da abbinare con jeans strappato e giacca in velluto». Confermata la tendenza alla barba, che si sposa alla perfezione con «gilet e bretella larga almeno 4 cm, lavorata con fantasie dandy».