MACERATA – Accusò il marito di abusi sessuali sulla loro figlioletta, ora la donna è sotto processo per calunnia. Si sarebbe dovuto aprire oggi il processo a carico di una 29enne, ma il giudice Federico Simonelli si è dichiarato incompatibile (fa parte del collegio presso cui è pendente un altro procedimento a carico dell’ormai ex marito per maltrattamenti ed altri reati) e l’udienza è stata rinviata all’11 gennaio del prossimo anno dinanzi ad un altro giudice. Tutto era nato da una denuncia fatta dalla donna all’autorità giudiziaria a settembre del 2020. In quella circostanza la donna riferì di presunti abusi sessuali (che sarebbero avvenuti in un Comune della provincia di Macerata dove all’epoca la coppia viveva) che l’allora marito avrebbe compiuto sulla loro figlia minorenne.
A seguito della denuncia furono avviate immediatamente indagini a carico dell’uomo, nel corso delle quali fu sentita la piccola in modalità protetta con la formula dell’incidente probatorio. Quel giorno era stata una psicologa a parlare con la minore per accertare se le parole della madre fossero fondate, ma la piccola negò di aver subìto toccamenti da parte del padre e dall’analisi psicologica effettuata non sarebbero risultate problematiche di tipo psicopatologico (che invece si sarebbero dovute manifestare in caso di abuso, ndr).
Per questi motivi, ritenendo che non fossero emersi sufficienti elementi per sostenere l’accusa in giudizio, il pubblico ministero chiese l’archiviazione del procedimento a carico dell’uomo, richiesta che a novembre del 2021 fu accolta e condivisa dal gip Giovanni Maria Manzoni. Archiviato dunque il procedimento, l’uomo, tutelato dall’avvocato Sergio Del Medico, denunciò la ex moglie per calunnia.