MACERATA – A chi parla di adolescenti sfaticati e con poca voglia di impegnarsi, il maceratese Diego Ciccarelli risponde con una maturità con il massimo dei voti e con l’ammissione alla facoltà di Medicina dell’Università di Padova piazzandosi 53esimo su oltre 60mila candidati. Questo suo impegno era stato notato lo scorso anno dal suo ex dirigente scolastico al liceo scientifico “Galilei” che lo aveva segnalato per il titolo di “Alfiere del lavoro”. La richiesta è stata accolta e la cerimonia, che si sarebbe dovuta svolgere lo scorso anno e poi era stata rinviata per la pandemia, è stata recuperata ieri (26 ottobre) al Quirinale.
«Dopo un anno quasi non ci speravo più – racconta il 20enne Diego Ciccarelli – perché pensavo che la cerimonia non venisse più recuperata e, invece, quando un mesetto fa mi è arrivata la comunicazione che si sarebbe tenuta, quasi non ci credevo. E’ stata una grande emozione presentarsi davanti al presidente Mattarella e ricevere una onorificenza così importante».
Oltre a Ciccarelli sono stati premiati con la medaglia di “Alfiere del lavoro” altri 49 ragazzi arrivati da tutta Italia, perché il Quirinale ha deciso di accorpare in un’unica cerimonia i premiati del 2020 e quelli del 2021. Ma i ragazzi, proprio per evitare troppe persone nel salone delle cerimonie, sono stati invitati ad andare da soli, mentre i genitori potevano seguirli da casa durante la diretta Rai. «Sono partito per Roma domenica pomeriggio e la sera, insieme agli altri ragazzi con cui abbiamo formato un bel gruppetto, siamo stati ospiti della Federazione nazionale cavalieri del lavoro – racconta ancora Ciccarelli -, dove ci è stata consegnata una prima medaglia. Martedì, invece, il presidente Mattarella, con al fianco il ministro Giancarlo Giorgetti e il presidente della Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro, Maurizio Sella, ci ha consegnato la medaglia della Presidenza della Repubblica e un attestato».
Lo studente da oggi è tornato a Padova per riprendere gli studi. «Lo scorso anno ho iniziato questo nuovo percorso, prima in presenza e poi seguendo i corsi on line, ma sono sempre rimasto a Padova perché mi trovo bene e, comunque, da casa non avrei potuto dare molto di più – racconta ancora Ciccarelli -. Da questo ottobre, con la ripresa delle lezioni, ho potuto vedere la vera Padova piena di ragazzi, dove si possono fare molte belle esperienze. Il percorso di studi mi piace molto, nel campo della medicina c’è sempre molto da fare e mi piacerebbe poter dare il mio contributo. Per questo vorrei continuare nel percorso della ricerca molecolare, abbinata al campo della neurologia o dell’oncologia».