Avventurarsi in sentieri di montagna sconosciuti andando alla scoperta di boschi e scorci mozzafiato è una esperienza bellissima, che tuttavia può nascondere delle insidie se non si conosce bene il territorio o si è impreparati o non adeguatamente attrezzati. Ecco che una bella giornata può trasformarsi in un incubo.
In soli otto mesi nella sola stazione di Macerata del Soccorso Alpino e Speleologico sono stati eseguiti una trentina gli interventi «la maggior parte – spiega Francesco Gargano, a capo della stazione – alle Lame Rosse, per soccorrere persone che hanno affrontato i sentieri senza una adeguata conoscenza del territorio e senza l’attrezzatura adeguata».
Scarsa informazione, superficialità, sottovalutazione dei rischi e abbigliamento non adatto, possono comportare seri rischi. Tra le persone soccorse, racconta Gargano, c’è anche chi «ha affrontato in ebike percorsi in cui l’uso di questo mezzo è vietato. Nonostante passino gli anni e l’informazione aumenti, i numeri dei soccorsi non accennano a diminuire: l’afflusso in montagna ogni anno cresce e parallelamente aumenta anche il numero degli interventi».
Secondo Gargano occorre usare «prudenza con i social network: video, post e reel – dice – possono, in alcuni casi, portare ad una eccessiva semplificazione rispetto alla realtà dell’itinerario, per questo è meglio cercare informazioni sul nostro sito nazionale».
Ma quali sono le buone pratiche prima di partire per una escursione in montagna?
Vediamole passo dopo passo. «Per prima cosa – dice Gargano – bisogna controllare le condizioni meteo dell’area in cui si intende recarsi, non il giorno della partenza, meglio il giorno prima, e poi studiare bene il percorso per programmare l’itinerario».
Fondamentale avere l’attrezzatura adeguata, perché anche se è estate in montagna le condizioni meteo possono cambiare rapidamente. Per andare nei sentieri è opportuno optare per scarpe da trekking e pantaloni lunghi. Nello zaino non possono mancare una giacca antivento e antipioggia, acqua, uno spuntino e una torcia perché in alcune zone il buio arriva presto e una cartina del territorio con i sentieri indicati.
Un accessorio molto utile, da portare con sé, sia per adulti che per bambini, sono i bastoni da trekking, che, spiega Gargano, permettono sia in salita che discesa di scaricare un 15-20% del peso corporeo dagli arti inferiori. Da quest’anno gli amanti della montagna possono utilizzare l’applicazione GeoResQ. Si tratta di un servizio di geolocalizzazione e d’inoltro delle richieste di soccorso, gestito dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, promosso dal Cai – Club Alpino Italiano.
L’App spiega Gargano traccia in tempo reale l’escursione e in caso di necessità inoltra degli allarmi, agevolando il lavoro dei soccorritori che in questa maniera sanno esattamente dove si trova la persona dispersa o in difficoltà. «Il nostro messaggio – conclude – è quello di affrontare la montagna in modo corretto per non rischiare di incorrere in incidenti che possono mettere a repentaglio la vita delle persone e dei soccorritori».