Macerata

Convention Camere di Commercio Italiane all’estero, Sabatini: «Dalle Marche un progetto nazionale per portare le Pmi nel mondo»

Si è aperta a Colli del Tronto la 32esima edizione della Convention che si tiene per la prima volta nelle Marche e che si arricchisce con gli Stati Generali del Made in Italy

Il presidente di Camera di Commercio Gino Sabatini all'apertura della 32esima Convention Mondiale delle Camere di Commercio italiane all'estero

ANCONA – «Siamo felicissimi che il mondo dell’internazionalizzazione sia qui nelle Marche» dalle Marche «può partire un grandissimo progetto nazionale per portare la piccola, micro e media impresa nel mondo». Così il presidente di Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, in apertura della 32esima Convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’estero a Colli del Tronto. Fil rouge dell’edizione targata 2023, la valorizzazione e la difesa del Made in Italy con l’internazionalizzazione delle Pmi, ossatura dell’economia delle Marche.

I lavori della sessione pubblica, dopo il discorso di Sabatini, hanno visto alternarsi gli interventi Andrea Cardilli, sindaco di Colli del Tronto e di Joze Tomas, presidente, Forum AIC, seguiti dalla relazione introduttiva di Mario Pozza, presidente Assocamerestero. Novità dell’edizione, che vede la presenza di 80 camere di commercio di tutti i continenti e cha raddoppiato le giornate, passando da due a quattro, gli Stati Generali del Made in Italy che si svolgono per la prima volta su impulso del presidente di Camera di Commercio delle Marche.

Sabatini ha ricordato la fusione delle cinque camere di Commercio in una unica Camera che ha permesso di investire 5.850.000 euro su misure di sostegno dirette all’export, con oltre 2000 imprese beneficiarie che hanno toccato 88 paesi nei primi quattro anni e mezzo di attività. Inoltre, ha rimarcato gli oltre 1.400 incontri previsti per lunedì 19 giugno a Colli del Tronto.

Il ministro per gli Affari europei, per le politiche di coesione e per il Pnrr, Raffaele Fitto

In video collegamento il ministro per gli Affari europei, per le politiche di coesione e per il Pnrr, Raffaele Fitto ha ricordato l’impegno del governo sul fonte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ed ha sottolineato che il piano «era stato immaginato prima dell’invasione dell’Ucraina» in uno scenario «completamente diverso» e con priorità diverse, per questo «il governo sta lavorando con la commissione europea per soluzioni e modifiche che possano andare in contro a questo nuovo scenario».

Inoltre, ha spiegato che il governo sta lavorando anche per «rendere connesse le politiche del Pnrr e le altre risorse europee di coesione, uno sforzo importante» e alla predisposizione del Repower you». «Le piccole e medie imprese – ha aggiunto – sono la vera spina dorsale» dell’economia, «la stabilizzazione delle imprese è una priorità» ha concluso.

Il viceministro con delega al Made in Italy, Valentino Valentini

Il viceministro con delega al Made in Italy, Valentino Valentini in un passaggio del suo intervento in video collegamento ha spiegato che nell’ultima legge di bilancio i fondi a sostegno del Made in Italy sono cresciuti, passando «da quasi 6miliardi di euro a quasi 7miliardi di euro e prevediamo un incremento di 2,5miliardi per il 2024 e per il 2025. Inoltre, per alleggerire il carico amministrativo al quale le Camere di Commercio devono fare fronte, abbiamo sviluppato una semplificazione delle procedure di rendicontazione della spesa e nella stessa direzione abbiamo avviato un nuovo dialogo con il Mef per facilitare il ripianamento di situazioni di incongruenza tra contributi erogati e spesa sostenuta».

Joze Tomas, presidente, Forum AIC

«Il Forum AIC – – ha detto Joze Tomas, presidente, Forum AIC – è una associazione transnazionale volontaria e senza scopo di lucro che riunisce circa 40 Camere di Commercio della Regione. Il Forum opera dal 2001 con lo scopo di rafforzare le sinergie e di favorire le opportunità di sviluppo socioeconomico dell’Area adriatica e ionica – un bacino politicocommerciale da sempre considerato strategico per le opportunità economiche e commerciali che offre. Nell’Area vi sono infatti oltre 4 milioni di imprese e 70 milioni di abitanti, che generano 39,5 miliardi di euro di esportazioni tra 9 paesi, 9,4 milioni di passeggeri via mare, 207 milioni di tonnellate di merci trasportate su nave».

Inoltre, ha spiegato che «il Forum è cresciuto e continua a crescere diventando una realtà sempre più inclusiva fatta di collegamenti e cooperazione; per questo noi più di chiunque altro comprendiamo l’importanza di unire le forze, internazionalizzando le nostre aziende e facilitando le occasioni di fare rete per le nostre imprese. Le sinergie tra gli stakeholders dal punto di vista economico e finanziario a livello mondiale, soprattutto le Camere di Commercio, sono essenziali per assicurare il supporto a tutti i tipi di attività in questo ambiente frenetico nel quale operano».

Il presidente di Assocamerestero Mario Pozza

Il presidente di Assocamerestero Mario Pozza, in un passaggio della sua relazione ha ricordato che «il Made in Italy è il nostro passaporto per il futuro», poi ha posto l’accento sull’importanza della sinergia tra istituzioni e Camere di Commercio, spiegando che «se la strada dell’internazionalizzazione in molti tratti oggi è in salita, dobbiamo tutti lavorare insieme e valorizzare le nostre complementarità, ce lo chiedono le nostre stesse imprese che dal sistema pubblico vogliono una risposta nuova, efficacie, convincente e rapida». «Ai problemi in azienda – ha aggiunto – ci pensa la imprenditore, fuori dal cancello ci devono pensare le istituzioni e lo Stato: ministeri, rappresentanza diplomatica, soggetti alla promozione pubblica, rete camerale, Regioni, associazioni imprenditoriali, mondo fieristico, banche, professionisti, università, ognuna è parte del corrimano sul quale gli imprenditori possono fare affidamento».

Fondamentale per Pozza il ruolo della rete, «lo spirito che ci ha guidato e ci guida – ha detto – è quello di fare insieme, insieme agli altri soggetti italiani della promozione pubblica, valorizzando specificità, ruoli e competenze di ciascuno di noi» in una «logica di sussidiarietà, di collaborazione, su programmi realmente condivisi: chiediamo di lavorare per il nostro Paese, per le nostre imprese, abbiamo dimostrato di saperlo fare».

Massimiliano Fedriga

Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga ha rivolto un pensiero alle «regioni colpite dai recenti eventi calamitosi con la preoccupazione per gli effetti sociali ed economici che riguardano in particolare l’Emilia-Romagna, ma anche le Marche che ospitano questo meeting, che sono regioni leader dell’export e per il loro contributo al Pil nazionale, a loro va tutta la nostra solidarietà e attenzione con l’obiettivo di sostenere le popolazioni ed affiancare le imprese per favorire una ripresa rapida per tutte le attività».

Sottolineando i buoni dati economici del Paese, Fedriga ha ricordato anche le criticità, tra le quali «l’inflazione che erode il potere di acquisto delle famiglie e la competitività delle imprese», per questo non bisogna perdere l’occasione dell’attuazione del Pnrr, ha detto, «che pur necessitando di alcuni correttivi per attualizzarlo, deve puntare alla realizzazione di interventi strategici per il Paese».

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli

«Siamo orgogliosi di ospitare nella nostra regione un evento così importante – ha detto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -: è un grande riconoscimento al valore di tutto il territorio e delle nostre imprese che nonostante le numerose penalizzazioni a livello infrastrutturale continuano a conquistare fette di mercato puntando sulla qualità e le loro eccellenze. Questo per noi è un grande stimolo ad essere sempre più vicini a queste realtà per il tramite della Camera di commercio e delle Associazioni di categoria. Solo attraverso una sinergia vera e leale tra tutte le componenti possiamo dare i migliori servizi possibili, individuando gli obiettivi e le strategie e perseguendo le finalità per cui oggi noi stiamo lavorando e per cui i cittadini marchigiani ci hanno dato fiducia. Crediamo fortemente – ha aggiunto – che il ruolo delle istituzioni sia anche quello di essere vicine alle imprese e vogliamo interpretare al meglio questa missione. Questi obiettivi ovviamente si raggiungono con la concertazione e la condivisione delle strategie da compiere, senza dimenticare la gratitudine nei confronti di chi ha raggiunto dei risultati, chi ha portato un contributo con una progettualità che funzionava e che, se funziona, va implementata e rilanciata. Abbiamo costituito l’Atim, l’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione e il suo direttore Marco Bruschini, che si è subito inserito nel contesto istituzionale e territoriale e si è messa al lavoro per supportare l’internazionalizzazione valorizzando il turismo».

«Il brand Marche – ha spiegato il governatore – è il brand delle nostre imprese, ma anche dei nostri territori, del nostro turismo e dell’enogastronomia. Il patrimonio che dobbiamo portare all’estero è fatto proprio dalla nostra autenticità, dall’identità e dalle tradizioni, perché tutto questo ci rende unici al mondo. Gli interventi che stiamo mettendo in campo sono tantissimi: insieme alla Camera di Commercio stiamo sostenendo un fitto programma di iniziative all’estero. Così come sono molte le risorse e le progettualità che si avvieranno con la programmazione europea. Quella dell’internazionalizzazione è sicuramente una delle sfide più importanti. Proprio a causa del ritardo infrastrutturale e delle dimensioni piccole e medie delle nostre imprese noi dobbiamo far sì che i prodotti marchigiani vengano promossi in maniera sinergica e collettiva. Il nostro tessuto economico è molto bravo a produrre, innovare e a qualificarsi ma è oggettivamente in difficoltà nel raggiungere i mercati internazionali a causa dei costi, della frammentazione e della dimensione. Su questo Camera di Commercio e Atim insieme alla Regione devono lavorare sempre di più al massimo delle loro possibilità. Voglio ringraziare il Presidente Gino Sabatini per il grande impegno profuso per questa Convention».

Dopo gli interventi si è svolta la tavola rotonda a cui hanno partecipato Elbano De Nuccio, presidente Consiglio nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Carlo De Simone, responsabile Sviluppo Internazionale – Strategia e Innovazione, Sostenibile – SIMEST, Antonio Frezza, chief marketing & sales PMI, SACE, Gian Luca Gregori, rettore Università Politecnica delle Marche, Giampiero Massolo presidente Comitato promotore per la candidatura di Roma Expo 2030, Leopoldo Rubinacci, deputy director European Commission DG Trade, Matteo Zoppas presidente, ICE