Macerata

In Cammino nelle Terre Mutate: con il turismo lento rinasce l’Appennino ferito dal sisma

Camminando si può contribuire alla rinascita di un territorio, come quello trasformato dal sisma. Con questo obiettivo solidale nel 2018 è nato un itinerario per non dimenticare

Immagine di repertorio

MARCHE – Camminare è un contatto profondo con la terra che si calpesta, è un viaggio a ritmo lento che porta alla scoperta dei luoghi che si attraversano, ma è soprattutto portare a casa un’emozione, un odore, un’esperienza, una storia raccontata da chi quella terra la vive ogni giorno, nonostante tutto, come un albero ben ‘radicato’ al proprio suolo. Camminando si può contribuire alla rinascita di un territorio, come quello trasformato dal sisma. Con questo obiettivo solidale nel 2018, a soli due anni dal terremoto che nel 2016 colpì Marche, Lazio, Abruzzo e Umbria, causando morte e devastazione, è nato il Cammino nelle Terre Mutate un itinerario per non dimenticare, per rinascere più forti e centrati di prima.

Zaino in spalla, scarpe da trekking, aria nei polmoni e sguardo spalancato sull’infinito, si parte da Fabriano per arrivare a L’Aquila, passando per Matelica, Fiastra, Ussita, Visso, Arquata del Tronto, Norcia, Castelluccio, Campi, Accumoli, Amatrice, Campotosto, Collebrincioni, 14 tappe che si snodano in 257 km attraverso 50 centri abitati dell’Appennino ferito dal sisma. A disegnare il percorso sono state le associazioni Movimento Tellurico, APE Roma e FederTrek (circa settanta le persone che vi hanno collaborato). Un itinerario che si compie a piedi, ma anche in bicicletta, e che porta alla scoperta di luoghi incredibili e di storie di chi ha perso tutto, ma non ha mai pensato di abbandonare queste terre sconvolte dalle scosse.

Si attraversano quattro regioni colpite da tre terremoti nell’arco di un decennio (2007 Umbria e Marche, 2009 Abruzzo e 2016 Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo), due parchi nazionali, il Parco dei Monti Sibillini e il Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga, con l’obiettivo di contribuire al rilancio economico e sociale del territorio. «La prima marcia fu nel 2017 per individuare il percorso, nel 2018 la seconda per tracciare l’itinerario e poi nel 2019 uscì la prima guida con i percorsi del Cammino nelle Terre Mutate» racconta Patrizia Vita dell’associazione C.A.S.A. Cosa Accade Se Abitiamo, nata durante l’emergenza, e referente della tappa ad Ussita.

«Il Cammino nelle Terre Mutate – spiega – nasce con l’obiettivo di supportare i territori colpiti dal sisma per creare economie e non dimenticare: i camminatori non sanno a che punto è la ricostruzione e quando attraversano zone dove sono ancora presenti macerie rimangono spesso increduli che a sette anni dal sisma la situazione sia ancora questa».

In Cammino nelle Terre Mutate

Creare consapevolezza su quanto è realmente accaduto perché camminare tra le macerie non è come vederle in tv, calpestare la terra scossa dal sisma è come un pugno al cuore. «Il nostro obiettivo più importante è quello di rendere i camminatori gli ‘altoparlanti‘ del nostro territorio» spiega Patrizia Vita e dare vita a «una modalità diversa di fare turismo», più lenta, rispettosa dei luoghi che si attraversano e che prevede una serie di servizi sul territorio che piano piano le associazioni e le popolazioni locali stanno organizzando e che contemplano strutture ricettive, trasporto bagagli, punti di ricarica per le bici elettriche. E così un territorio splendido piano piano risorge.

«La nostra è la prima opera di ricostruzione a costo zero», spiega Vita, i camminatori che intraprendono il percorso sono particolarmente interessati alle storie, vogliono sapere cosa è successo e di anno in anno il loro numero si moltiplica. Il Cammino nelle Terre Mutate si percorre da aprile a ottobre e solo quest’anno «sono state almeno un migliaio le persone che lo hanno attraversato» e anche in questi giorni c’è chi è partito da Fabriano, confidando nel bel tempo e nelle temperature ancora gradevoli.

Cammino Terre Mutate

«Vengono soprattutto da fuori regione, dal Nord Italia – spiega Patrizia Vita – ma anche dalla Sicilia, dalla Campania». Come prepararsi al viaggio? Le indicazioni si trovano nel sito Cammino Terre Mutate dove si possono scaricare le mappe del percorso e sono riportate le indicazioni su cosa portare con se.