ANCONA – Potranno riaprire dal 15 febbraio nelle regioni in zona gialla gli impianti sciistici. È l’indicazione arrivata ieri dal Comitato tecnico-scientifico (Cts) dopo il vaglio dei protocolli di sicurezza messi a punto dalla regioni il 28 gennaio. Bocciata invece la proposta di riaprire gli impianti anche nelle regioni in zona arancione con una capienza ridotta al 50% su funivie, cabinovie e seggiovie, con l’utilizzo obbligatorio di mascherine Ffp2.
Soddisfatti i gestori degli impianti che cominciano ad intravedere segnali di una ripresa di una certa normalità, dopo che il governo nei mesi scorsi, in concomitanza con la seconda ondata della pandemia, aveva deciso di lasciare chiusi gli impianti mandando il tilt il sistema dello sci. «È una notizia molto positiva» commenta Francesco Cangiotti, amministratore di Bolognola Ski, la stazione sciistica del Pintura, sui Monti Sibillini.
«La nostra stazione è pronta a riaprire – afferma – già in queste settimane abbiamo testato una serie di protocolli di sicurezza, avendo aperto, anche se in misura ridotta, per gli allenamenti agonistici degli sci club».
L’amministratore di Bolognola Ski spiega che per contingentare gli ingressi ed evitare assembramenti «ci siamo organizzati nei fine settimana con skipass a numero chiuso da acquistare online», mentre solo durante la settimana sarà possibile «acquistare i biglietti di accesso agli impianti anche in biglietteria con tariffe agevolate, per incentivare le presenze anche durante i giorni infrasettimanale, dove abbiamo mantenuto anche delle tariffe più basse».
Per cui se le Marche saranno ancora in zona gialla anche la prossima settimana gli impianti marchigiani potranno riaprire «neve e meteo permettendo – afferma l’amministratore di Bolognola Ski -, sperando che dopo questo caldo che c’è stato in questi giorni torni un po’ di neve». La struttura negli ultimi 3 anni aveva investito quasi 400 mila euro tra impianti di innevamento, tapis roulant, battipista, controllo degli accessi delle biglietterie elettroniche. Ora il sistema sci aspetta il suo riscatto dopo la mazzata della pandemia e quella del sisma del 2016, che aveva causato danni ad alcune strutture ricettive della zona maceratese.