Macerata

Approfitta delle difficoltà di una giovane per farsi comprare l’auto: 60enne a processo

La vittima, che vive in un comune dell'entroterra Maceratese, si è costituita parte civile. Tra dicembre del 2020 e gennaio 2021 avrebbe dato più di 22.000 euro all'imputato

MACERATA – Le scriveva “Amore”, “tesoro mio”, “bacini”, “ti adoro” e approfittando delle patologie di cui soffriva la giovane, l’avrebbe convinta a farsi prestare più di 22.000 euro. Si è aperto oggi in Tribunale a Macerata davanti al giudice Federico Simonelli e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo il processo per circonvenzione di incapace a carico di un 60enne siciliano.

I fatti contestati sarebbero avvenuti tra dicembre 2020 e gennaio 2021. Secondo quanto ricostruito dalla Procura (il fascicolo è del pm Stefania Ciccioli) imputato e vittima si erano conosciuti su Facebook a febbraio 2020. Lui da Siracusa, lei da un comune dell’entroterra Maceratese, avevano iniziato a scriversi sul social network. La giovane, nella sua naturalezza, aveva raccontato al suo interlocutore delle gravi patologie di cui era affetta (patologie che come evidenziato dagli inquirenti la rendevano suggestionabile, fragile e vulnerabile). Nelle loro conversazioni lui le avrebbe fatto credere di avere verso di lei un interesse affettivo per poi però abusare delle sue condizioni psichiche e indurla a versargli diverse somme di denaro, prima 700 euro, poi 300, poi di nuovo 700, poi un bonifico di 19.000 euro direttamente a una concessionaria dove l’imputato aveva visto un’auto che voleva acquistare e ancora 2.000 euro finiti dritti sulla postepay del 60enne.

La prima richiesta di denaro l’imputato l’aveva fatta a ridosso del Natale 2020 dicendo di non avere neanche i soldi per fare i regali ai figli e la giovane, impietosita e allo stesso tempo rassicurata che avrebbe riottenuto i soldi dopo un paio di settimane, era andata alle Poste e gli aveva fatto una ricarica da 700 euro. Poi l’uomo gli aveva detto di aver visto un’auto da 19.000 euro e le aveva chiesto di fare un bonifico alla concessionaria, ma poi c’erano anche le spese dell’assicurazione e altre connesse e alla fine era riuscito ad ottenere più di 22.000 euro. Ma dopo tutte quelle richieste la giovane aveva deciso di confidarsi con un familiare e, ritenendo di essere stata raggirata, presentò querela nei confronti dell’uomo.

La vicenda finì all’attenzione degli inquirenti che hanno eseguito accertamenti sui conti correnti e hanno sentito il titolare della concessionaria che poco dopo aver ottenuto il bonifico, era stato contattato da un parente della vittima che gli aveva spiegato la situazione e il commerciante, compreso quello che stava accadendo, aveva restituito i soldi.

Oggi, dunque, si è aperto il processo a carico del 60enne, la vittima si è costituita parte civile con l’avvocato Giovanna Sartori, mentre l’imputato è difeso dall’avvocato Silvia Vigoni. L’udienza è stata poi rinviata per sentire i primi testimoni dell’accusa.

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