Macerata

Macerata, due arresti per estorsione. Minacce per riscuotere debiti di droga

In manette sono finiti un pugliese e una 20enne maceratese, lui è in carcere a Montacuto, lei ai domiciliari. L'operazione della Squadra Mobile è scattata dopo la denuncia di una delle vittime

MACERATA – L’incontro, il passaggio di soldi, poi il blitz della polizia. È stata un’azione lampo quella compiuta ieri pomeriggio in piazzale Vittime del terrorismo, lungo via Cincinelli, a Macerata e che ha portato all’arresto di due persone, un uomo originario della Puglia di 42 anni già noto alle forze dell’ordine e una maceratese di 20 anni. Il primo è finito in carcere a Montacuto, la seconda agli arresti domiciliari.

Alla base dell’attività investigativa ci sarebbero le denunce di tre persone che si sono rivolte alla polizia affermando di essere state vittime di minacce, avevano dei debiti di droga e per pagare le somme di denaro richieste erano stati minacciati con una pistola (probabilmente una scacciacani priva del tappo rosso). Una delle vittime, però, aveva deciso di incastrare il suo estorsore e si era detta disponibile a effettuare una cosiddetta “consegna controllata”: aveva contattato il pugliese e avevano concordato giorno, ora e luogo per consegnare la somma dovuta. L’appuntamento era stato fissato per il 30 settembre alle 15.30 al piazzale Vittime del terrorismo, lì i due si sono incontrati, ma non erano soli. Poco distante, in abiti civili, c’era anche la polizia che monitorava la scena, la vittima ha consegnato mille euro, una somma inferiore a quella che il presunto estorsore gli avrebbe chiesto, e una volta avvenuto il passaggio dei soldi gli agenti sono intervenuti.

Da quanto emerso, sul posto c’era anche la giovane che però si sarebbe accorta della presenza della polizia e si sarebbe allontanata. È stata raggiunta nel bagno di un bar lì vicino. Per gli inquirenti sarebbe la complice del pugliese perché avrebbe partecipato sia alle attività pregresse di costrizione sia perché era presente sul luogo dove è avvenuta la consegna del denaro.
Il pugliese è stato perquisito, nascosti negli slip aveva 0,5 grammi di cocaina mentre in auto sono stati trovati una scacciacani senza tappo rosso che per gli inquirenti sarebbe stata utilizzata per minacciare le vittime, cinque proiettili veri, un coltello e un cacciavite. A casa poi sono state trovate altre cartucce.

L’uomo è finito in carcere a Montacuto, la giovane, dopo l’identificazione, è stata portata a casa dalla polizia che contestualmente ha eseguito anche una perquisizione, ma l’accertamento ha dato esito negativo. Gli arrestati sono difesi dagli avvocati Maria Cristina Ottavianoni e Gabriele Cofanelli.