Macerata

Macerata, Art bonus: il ringraziamento ai mecenati che hanno fatto restaurare tre dipinti

L'amministrazione ha voluto ringraziare ufficialmente tutti i mecenati che hanno contributo con l’Art Bonus a restituire alla fruizione pubblica preziose opere d’arte

Sala consiliare di Macerata

MACERATA – Per il secondo anno consecutivo è stata la sala consiliare del Palazzo comunale di Macerata, in piazza della Libertà, a ospitare, la cerimonia voluta dall’amministrazione comunale per ringraziare ufficialmente tutti i mecenati che hanno contributo con l’Art Bonus a restituire alla fruizione pubblica preziose opere d’arte.

Anche quest’anno, infatti, grazie all’importante sinergia tra  pubblico e privato, con uno splendido esempio di cittadinanza attiva, pregevoli beni della raccolta archeologica conservata nel cortile del Palazzo comunale e tre dipinti provenienti dalle collezioni dei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi vengono restituiti alla città dopo un accurato lavoro di restauro.

Ai protagonisti – Edorado Procaccini ed Enrico Marconi per la CO.BO. S.r.l, Luciana Capodaglio per l’associazione MacerataArcheo, Gugliemo Borgiani per lo Studio Legale Borgiani e Parisella e Monica Francalancia per l’Inner Wheel –  il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta hanno consegnato una targa per simboleggiare il riconoscimento dell’amministrazione e della città.

Presenti all’iniziativa anche Giulia Agostinelli e Fabio Milazzo in rappresentanza della Soprintendenza, le restauratrici Maria Topa ed Eleonora Vittorini Orgeas e Francesca Valenti, stagista dell’Accademia di belle Arti di Macerata che ha documentato in un video il restauro di uno dei dipinti oggetto di Art Bonus.

«Vi ringrazio per quello che state facendo per la città – ha detto il sindaco Parcaroli ai Mecenati -. L’Art Bonus sta prendendo sempre più piede ed è uno strumento importante ed intelligente ma se non c’è il cuore di mezzo non funziona. Vi esprimo la gratitudine di tutta l’Amministrazione comunale e dell’intera città per il vostro nobile gesto e per aver restituito opere rinnovate ora fruibili a tutti nel loro autentico splendore».

«Fa piacere pensare che tanti singoli cittadini donino alla città le loro risorse ed energie per progetti di recupero e valorizzazione del patrimonio artistico – ha affermato l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Lo strumento dell’Art Bonus si afferma come mezzo importante, apprezzato dai nostri cittadini e ci auguriamo che possa diffondersi sempre più. Rinnovo i ringraziamenti a nome dell’amministrazione e della città sottolineando come nel periodo natalizio la città riceve in dono opere restaurate, un esempio di magnanimità e sensibilità che ci aiuta a sperare in una comunità unita e generosa».

Nello specifico i lavori sul patrimonio archeologico hanno visto il completamento delle attività avviate nel 2020 grazie alla felice collaborazione tra il Comune di Macerata, l’assessorato alla Cultura, i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, l’associazione MacerataArcheo e la ditta CO.BO. S.r.l della Famiglia Procaccini di Montelupone.

Alla sensibilità di questi ultimi si deve  il sostegno finanziario in Art Bonus cui si aggiunge il service dell’associazione MacerataArcheo dei lavori seguiti dalla Soprintendenza e dall’Università di Macerata. Con l’intervento di conservazione che ha interessato le oltre trenta lastre lapidee, per lo più epigrafi funerarie, formelle e metope di ambito etrusco, greco, romano oltre che rinascimentale la collezione lapidea del cortile comunale torna fruibile nella sua interezza.  L’intervento, affidato a Eleonora Vittorini Orgeas,  assistita da Irene Giovacchini, ha previsto un’azione conservativa e di ripristino estetico realizzata attraverso la pulitura, la stuccatura, l’integrazione pittorica e dove necessario, il consolidamento.

In Art Bonus, poi, è stato finanziato, ad opera dello Studio Legale Borgiani e Parisella, il restauro del ritratto della raffinata contessa Rosa Fiorenza Ciccolini, nativa di Osimo e moglie di Giuseppe Antonio Ciccolini. L’intervento, eseguito dal laboratorio di Restauro Dipinti di Maria Pia Topa di Corridonia, ha permesso di evidenziarne lo stile e l’impianto suggerendo l’attribuzione all’ambito fanese di fine Settecento.

A questi si aggiunge l’operazione dell’Inner Wheel cittadino che con costante partecipazione anche quest’anno ha sostenuto il restauro del bozzetto preparatorio raffigurante l’Assunzione della Vergine eseguito da Ciro Pavisa nel 1924 per la Cattedrale e dello “Studio su quadrato” di Jean-Pierre Vasarely detto Yvaral, noto artista francese attivo nell’ambito  dell’op-art e dell’arte cinetica.

Il mecenatismo per il patrimonio culturale della città si rinnova anche per il prossimo anno attraverso nuovi progetti, presto pubblicati nel sito del Comune, e con le proposte ancora in attesa di ricevere un finanziamento che sono i restauri del dipinto Beato Amedeo di Savoia adora la santa Sindone (olio sui tela, XVII secolo) preventivo 4.410,30 euro Iva inclusa, del sarcofago materiale lapideo (IV secolo d.C.) importo totale 5.200 euro Iva inclusa, della Pietra con la preghiera dell’Ave Maria (incisione su pietra, prima metà del XIII secolo) importo totale lordo 4.200 euro Iva inclusa e infine la progettazione, il restauro e la valorizzazione dei manufatti finalizzata alla fruizione delle fonti storiche pubbliche Fonte san Giuliano (contrada san Giuliano) importo totale lordo 100.000 euro Iva inclusa.