Macerata

Macerata, infezione da zanzare in un paziente in ospedale: la disinfestazione. Tutte le vie interessate

L’ordinanza sindacale prevede, dalle 23 di oggi, 10 ottobre, alle 6 di domani, 11 ottobre, l’esecuzione di una disinfestazione adulticida volta al contenimento della proliferazione delle zanzare nell’area compresa in un raggio di circa 200 metri dall’ospedale

zanzara
Foto di Jana Konrádová da Pixabay

MACERATA – Il vice sindaco Francesca D’Alessandro ha firmato un’ordinanza relativa al contrasto della diffusione di arbovirosi in una porzione del territorio comunale a seguito della comunicazione da parte dell’AST di Macerata, pervenuta nella giornata odierna al Comune, relativa alla presenza di un caso di infezione trasmessa da zanzare in un soggetto ricoverato presso l’ospedale cittadino. L’AST ha comunicato che, seppur la possibilità di contagio a partire dal singolo caso sia limitata, al fine di minimizzare il rischio è necessario attivare le procedure previste nel Piano Nazionale Arbovirosi del Ministero della Salute.

L’ordinanza sindacale prevede, dalle 23 di oggi, 10 ottobre, alle 6 di domani, 11 ottobre, l’esecuzione di una disinfestazione adulticida volta al contenimento della proliferazione delle zanzare nell’area compresa in un raggio di circa 200 metri dall’ospedale di Macerata.

«Svolgiamo regolarmente la disinfestazione larvicida e l’ordinanza in oggetto rappresenta un intervento a fini di profilassi; si invita, quindi, tutta la cittadinanza ad attenersi a quanto previsto dalla stessa – hanno detto il vice sindaco Francesca D’Alessandro e l’assessore all’Ambiente Laura Laviano -. Non vogliamo creare allarmismi nella popolazione perché ricordo che Macerata, con l’Ufficio Ambiente e Tutela della Salute Animale, è stato il primo comune della provincia ad attivare, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, piani di monitoraggio – attivi dal 2021 – mediante 14 ovitrappole che permettono di valutare l’andamento stagionale dell’insetto e per l’aggiornamento costante delle zone da trattare con più assiduità».

Saranno interessati, quindi, il civico cimitero e le vie Pancalducci (civici 1-7A e 2-90), della Fornace, Giorgio Braccialarghe, San Francesco, Cincinelli (civici 1-5 e -6), Verdi, Beniamino Gigli, Gaspare Spontini, Gioacchino Rossini, G. B. Pergolesi, San Giovanni Bosco (civici 66-68), Filippo Marchetti, Adriano Ariani, F.lli Pianesi, Antelmo Severini, Ireneo Aleandri, Paladini, Santa Lucia, Santa Aurelia, Santa Caterina, Santa Chiara d’Assisi, piazza XXV Aprile e corso Cairoli.

Tutti coloro che risiedono o sono domiciliati nelle aree sopra indicate devono attenersi a determinate disposizioni. Prima dell’inizio dei trattamenti bisognerà raccogliere frutta e verdura; proteggere eventuali piante e ciotole per l’alimentazione degli animali domestici, delle colonie feline, abbeveratoi, biancheria, indumenti, alimenti, giocattoli e altri oggetti di uso quotidiano e qualsiasi altro manufatto atto a essere indossato o utilizzato nella preparazione degli alimenti.

Durante i trattamenti bisognerà rimanere all’interno delle abitazioni con porte e finestre ben chiuse; sospendere l’uso di impianti di ricambio dell’area e impianti di aria condizionata a esclusione di quelli a ciclo interno e proteggere gli animali domestici, eventualmente alloggiandoli all’interno di ambienti chiusi.

Dopo i trattamenti sarà necessario rispettare un intervallo di 15 giorni prima di consumare frutta e verdura che siano state irrorate con i prodotti insetticidi previo un lavaggio abbondante e l’eliminazione della buccia prima del consumo; effettuare la pulizia di mobili, suppellettili e oggetti vari che siano stati esposti al trattamento, utilizzando guanti lavabili o usa e getta; in caso di contatto accidentale con il prodotto lavare abbondantemente la parte interessata con acqua e sapone e, se del caso, rivolgersi al competente personale sanitario.

Fino al 30 novembre sarà fondamentale intensificare, infine, le seguenti azioni per ridurre le condizioni favorevoli alla proliferazione delle zanzare: eliminare il ristagno d’acqua, anche in modeste quantità, in terrazzi, cortili, giardini e orti; controllare periodicamente che grondaie, condutture, caditoie e tombini non siano otturati, mantenendoli sempre efficienti ed evitando il ristagno d’acqua; sostituire regolarmente l’acqua di vasche e fontane evitando l’accumulo di detriti in putrefazione; svuotare almeno ogni due giorni i sottovasi, le vaschette di condensa dei condizionatori e ogni altro contenitore d’acqua; non lasciare all’aperto recipienti, pneumatici e ogni altro oggetto che possa contenere acqua piovana e, se fosse possibile, utilizzare teli per ricoprirli; impedire la deposizione delle uova ricoprendo i contenitori, le vasche, i vasi non rimovibili con coperchi e zanzariere e introdurre sostante larvicida nei sottovasi, nei recipienti, nei serbatoi, nelle fioriere.

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