Macerata

A misura di bambino e delle norme anti-contagio. Così a Macerata e Civitanova ripartono i centri estivi

Nel capoluogo e nella città costiera i più piccoli tornano a svolgere le attività ludiche ed educative e ritrovare quella socialità persa in questi mesi di lockdown. Ecco come le amministrazioni locali hanno organizzato le attività coinvolgendo anche partner privati

Centri Estivi
Centri Estivi

MACERATA – Ripartono i centri estivi a Macerata e Civitanova. Nel capoluogo e nella città costiera i bambini potranno tornare a svolgere le attività ludiche ed educative – nel rispetto delle norme anti contagio dettate dal Governo e dalla Regione e in totale sicurezza – e ritrovare quella socialità, seppur “diversa”, persa in questi mesi di lockdown.

«Tre parole riassumono il valore dei centri estivi in questo anno speciale: giocare insieme sicuri – ha detto l’assessore alla cultura con delega ai nidi d’infanzia e alla scuola di Macerata Stefania Monteverde -. Per questo siamo felici che i centri estivi siano stati autorizzati dal Ministero della Salute e che insieme la città torni a essere a misura dei più piccoli. È un’offerta ricca e plurale a misura delle famiglie costruita insieme a tante realtà del terzo settore con la volontà di rafforzare l’alleanza educativa con le famiglie e le associazioni che si occupano di bambini per una città che corre e gioca con i più piccoli».

L’assessore alla cultura di Macerata con delega ai nidi d’infanzia e alla scuola Stefania Monteverde

Per quanto riguarda inoltre i centri estivi della fascia 0-3 anni, l’assessore ha spiegato che a Macerata ci sarà un progetto “speciale” per i più piccoli. «I bambini infatti avranno l’opportunità di stare al nido con i genitori o comunque con un componente della famiglia; in questo modo uniamo spazi pubblici, sicurezza e relazioni. Inoltre vorrei ricordare che il bonus baby sitter messo a disposizione dell’Inps può essere utilizzato anche per i centri estivi; credo sia un grande aiuto per tutte le famiglie».

Il sindaco di Macerata Romano Carancini

«I bambini finalmente tornano all’aria aperta per giocare, correre, stare con gli altri. In queste settimane, in collaborazione con il terzo settore, abbiamo creato una rete per la ripresa con al centro i più piccoli: tante riunioni online e tavoli di lavoro degli assessorati con le associazioni per prepararci al meglio e garantire la sicurezza alle famiglie – ha aggiunto il sindaco Romano Carancini -. Adesso non ci resta che diventare sempre più una città che corre e gioca con i più piccoli. Grazie e buon lavoro a tutti gli operatori che nei prossimi mesi staranno insieme ai nostri cittadini più piccoli».

Nel capoluogo il comune ha autorizzato i progetti e messo a disposizione le aree adeguate mentre i privati, gli enti e le associazioni, in piena responsabilità, hanno organizzato i centri estivi e si occupano della gestione. L’Asur poi svolgerà i controlli sulla sicurezza e gli Ambiti Territoriali Sociali concorderanno le modalità e la modulistica.

A Macerata sono 15 i progetti dei centri estivi: Un’estate insieme tra cavalli, natura e libertà, Centro estivo Uisp Macerata, Esercizi di stile, Giugno insieme, Natura in libertà nel parco di Fontescodella, Centro estivo Scuola paritaria dell’infanzia Figlie dell’Addolorata, Centro estivo Ginnastica Macerata, Estate Giochi Sport, Pandora, naturalmente, Estatennis, Talent Camp, Verde Estate a Villa Cozza, Day Camp Sport, Experience Football Camp e Buongiorno Bosco estate.

A Civitanova il comune continua, anche per il periodo estivo, il suo impegno per il progetto di assistenza scolastica iniziato nel periodo del lockdown con lo stanziamento di altri 100mila euro oltre ai 60mila messi a disposizione fino ad ora.

Il servizio, dal primo luglio fino all’inizio del nuovo anno scolastico, sarà garantito sia a casa sia presso i centri estivi della città costiera gestiti dalla cooperativa “Il Faro”; il servizio è rivolto a persone disabili assegnatarie del servizio nel precedente anno.

L’assessore ai servizi sociali di Civitanova Barbara Capponi

«Il Decreto legislativo n. 18 del 17/03/2020 (convertito in legge n. 27 del 24/04/2020, all’art. 48) – spiega l’assessore ai servizi sociali di Civitanova Barbara Capponi – consente di poter trasformare le ore di assistenza scolastica in ore di assistenza domiciliare, che abbiamo voluto rendere usufruibili anche nelle colonie estive. Dal confronto costante con le famiglie che affrontano situazioni di disabilità ci siamo resi conto perfettamente di quanto le stesse siano state gravemente penalizzate dalle misure anticovid, ancora più gravemente nei casi in cui la persona disabile è un minore. I genitori hanno subito la brusca interruzione di molti servizi e si sono impegnati a svolgere molteplici ruoli, in situazioni già delicate e in mezzo all’emergenza pandemica. Con gli uffici siamo al lavoro dall’inizio del lockdown e da settimane ci confrontiamo in rete con gli operatori del settore per avere contezza di tutto quanto sia possibile realizzare concretamente e velocemente».

«Abbiamo stanziato 100mila euro solo per questa iniziativa a vantaggio di tutti i nostri bambini e ragazzi che usufruiscono di questo servizio e che abbracciano una fascia di età dal nido alle scuole superiori – ha continuato l’assessore -. Dopo aver avviato l’assistenza scolastica da remoto, riteniamo indispensabile investire ulteriori risorse col duplice intento di sollevare le famiglie nella loro quotidianità e garantire ai ragazzi una ripresa quanto più possibile serena e concreta della propria vita personale e relazionale. Stiamo lavorando anche su altri servizi, nuovi o da riavviare (uno su tutti Bookbox), ma le norme vigenti limitano di molto il margine di movimento e questo necessita tempi dilatati, necessari per trovare soluzioni fattibili, o modalità alternative per portare avanti modus operandi pregressi».