Macerata

Bolognola, scivola in un canalone: 34enne muore davanti alla fidanzata

Jonathan Strappa è precipitato per oltre 250 metri morendo sul colpo. Sono state necessarie sette ore per recuperare il corpo. La fidanzata si è salvata aggrappandosi ad alcuni cespugli

I vigili del fuoco a Bolognola per il recupero del corpo del giovane

BOLOGNOLA – Un volo di oltre 250 metri lungo un dirupo che non gli ha lasciato scampo. È morto così il 34enne  Jonathan Strappa di Porto Sant’Elpidio, inghiottito in un canalone sulla strada che da Pintura di Bolognola sale verso il rifugio del Fargno. Salva la compagna di 35 anni, anche lei di Porto Sant’Elpidio, che è riuscita ad aggrapparsi a dell’erba spuntata tra la neve, dopo essere scivolata per circa una trentina di metri.

La tragedia si è consumata nel pomeriggio di ieri (2 gennaio) quando, intorno alle 12.30, la coppia ha cominciato la salita verso il Fargno su una strada chiusa perché, soprattutto in inverno, pericolosa a causa della neve. I fidanzati, infatti, sono scivolati, ma mentre la ragazza è riuscita ad aggrapparsi a qualche cespuglio d’erba, Strappa è precipitato a valle ed è morto sul colpo per le ferite riportate.

Le urla della ragazza hanno attirato l’attenzione di altri escursionisti che stavano rientrando sullo stesso sentiero e che hanno dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e le squadre del soccorso alpino che hanno messo in salvo la 35enne, poi trasferita all’ospedale di Camerino, mentre per il recupero del ragazzo sono state necessarie diverse ore. Il suo corpo senza vita, purtroppo, è stato riportato a valle solo in serata, intorno alle 20.30.

«Il sentiero risulta in molti tratti completamente innevato e il gelo che si forma su quel versante esposto a nord, non ha lasciato scampo ai due malcapitati che, sprovvisti di ramponi, non sono riusciti ad attraversare in sicurezza uno dei canali che poi li ha traditi – si legge in una nota del Soccorso alpino e speleologico delle Marche – Prendiamo purtroppo spunto da questa triste vicenda per rimarcare che sottovalutare i rischi che si possono correre in ambiente impervio espone ad elevatissime probabilità di infortunio con conseguenze a volte fatali. Ai familiari del ragazzo le nostre più sentite condoglianze».