APPIGNANO – Bonus per i nuovi nati, un contributo al pagamento della Tari per le nuove famiglie che si formeranno o decideranno di andare ad abitare ad Appignano e l’apertura di uno sportello pedagogico a cui i genitori potranno chiedere aiuto e consiglio per la crescita dei propri figli. Tre iniziative che il Comune di Appignano ha deciso di lanciare per investire sul futuro dei propri cittadini.
«Vogliamo essere accanto a tutte le famiglie, in questo momento sostenendo chi sceglie di risiedere nel nostro Comune e chi si trova a vivere un momento delicato, come quello dell’arrivo di un figlio – spiega il sindaco Mariano Calamita -. Appignano è un piccolo paese, un luogo accogliente e vogliamo che le famiglie possano vedere in questo luogo, un posto bello da abitare e in cui crescere, dove si senta il sostegno della comunità. Stiamo lavorando con questo obiettivo e cercheremo di raggiungerlo entro la fine del nostro mandato, quale dono per i nostri concittadini. Di qui la scelta di non dare solo un supporto economico, ma anche relazionale, proprio per incentivare il benessere emotivo delle famiglie».
La prima iniziativa, il bonus per i nuovi nati, prevede un buono da 250 euro per tutte le famiglie residenti nel Comune, i cui figli sono nati sono stati adottati o presi in affido nel 2021 (la misura è estesa al 2022 e 2023). Il buono è spendibile per l’acquisto di prodotti per l’infanzia, nei negozi del Comune, aderenti all’iniziativa. Per la Tari, invece, è previsto un contributo del 20% per i nuovi nuclei che si formeranno e prenderanno residenza ad Appignano. Il contributo ha validità triennale, spetta cioè per i tre anni successivi alla data di residenza, a decorrere dal primo gennaio 2021.
Grazie al sostegno dell’associazione “Lilliput”, invece, verrà aperto lo sportello pedagogico, attivo un sabato al mese, dalle 8.30 alle 14.30, alla biblioteca comunale: per ora il servizio sarà attivo da settembre fino a giugno del prossimo anno. «È un modo per non far sentire soli i genitori nell’affrontare le tante molteplici situazioni con i propri figli, dalle più banali a quelle più delicate – aggiunge l’assessore Silvia Persichini -. Offrire stimoli di discussione con professionisti affermati, chi nel campo dell’educazione, chi in campo sanitario, può servire a dare risposte competenti. Le istituzioni ci sono e devono essere accanto alle famiglie, offrendo anche il supporto nella gestione delle relazioni, un supporto discreto, che offra la possibilità di riflessione per orientare le proprie scelte in modo consapevole e sereno».