Macerata

Maceratese: l’ex allenatore Marinelli: «Gestione scellerata del mercato. La squadra ha bisogno di serenità»

Daniele Marinelli, esonerato lo scorso 13 gennaio dal sodalizio sportivo della città, ha incontrato la stampa per ringraziare i tifosi, lo staff e i giocatori. L'incontro è stato anche l'occasione per tracciare un bilancio dei mesi in cui ha guidato la squadra

Da sinistra Andrea Lamponi, Luca Barone, Daniele Marinelli e Ivano Bisonni

MACERATA- La volontà di incontrare la stampa per «ringraziare i tifosi, lo staff e tutti i giocatori» ma anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. L’ex allenatore della Maceratese Daniele Marinelli, esonerato lo scorso 13 gennaio dal sodalizio sportivo della città, ha deciso di “parlare con i numeri” per tracciare un suo bilancio di questi mesi.

«Più 12 punti rispetto all’anno scorso; più 4 sul Valdichienti Ponte (che ha vinto il campionato) rispetto allo scorso anno; più 8 dalla quinta in classifica e meno 6 dall’Atletico Ascoli che da due anni sta facendo un campionato extra ordinario e che lavora costantemente nel rinforzare la squadra – spiega Marinelli -. Noi siamo partiti tardi e la squadra è stata costruita consapevolmente in ritardo perché la Società, nonostante lo scorso 8 di giugno avesse dichiarato di voler vincere il campionato, non ha acquistato difensori per il proprio reparto».

«Nonostante gli ottimi risultati, dato che la squadra vinceva ma non piaceva il gioco (dall’ottava all’undicesima giornata), sono stato messo in discussione – continua Marinelli -. Peccato però che in quel periodo eravamo il migliore attacco e la quarta miglior difesa delle Marche; eravamo in grado di dare spettacolo e allo stesso tempo di subire poco».

«Poi è stato mandato via il giocatore più rappresentativo e più forte, Jachetta – ha aggiunto l’ex mister -. È stata fatta una gestione di mercato scellerata senza acquistare nessun difensore centrale e lasciando il centrocampo deserto».

Sul suo esonero, la società ha parlato del «bisogno di dare una scossa alla squadra – ha spiegato Marinelli -. Io ho replicato che invece servirebbe un po’ di serenità e che la società fosse in grado di gestire la piazza senza lasciare un numero risicato di giocatori nei ruolo nevralgici del campo».