Macerata

Matelica, sulle tracce del Notaresco c’è la doppietta di Peroni

Il doppio morso dell'under classe 2000 ha deciso la sfida in casa della Sangiustese e portato i biancorossi a tre punti dalla prima della classe, che ha impattato col Tolentino. «Due reti importanti, la rincorsa è aperta»

Al Polisportivo di Civitanova, un'immagine di Sangiustese- Matelica (foto da pagina Fb S.S. Matelica)

Una doppietta per stendere la Sangiustese e, col contemporaneo pari della capolista S.N. Notaresco (1-1 col Tolentino), rilanciare a gran voce la rincorsa del Matelica al sogno della Serie C. Perché ora la testa della classifica è ad appena tre punti dal secondo posto dei biancorossi. Crederci si può e si deve.

Protagonista dello 0-2 sulla Sangiustese, l’under classe 2000 Alessandro Peroni, autore appunto della doppietta decisiva. «Sono stati sicuramente due gol importanti- commenta l’ex Santarcangelo- perché la Sangiustese è una squadra che deve salvarsi e abbiamo visto che tutte le squadre contro il Matelica mettono qualcosa in più e quindi non era facile».

Peroni, vent’anni il prossimo novembre, spiega così la sua doppietta: «Il primo gol è stato molto bello secondo me, nonostante l’abbia fatto col mio piede debole, cioè il sinistro. Ho dribblato tre difensori e la prima cosa che mi è venuta in mente è stata di calciare e mi è andata bene, mentre per la seconda rete ho sempre calciato dal limite e sono stato fortunato con una leggera deviazione».

Nell’inseguimento alla prima della classe, ci sono ancora tre turni (più il fine settimana di riposo del campionato il 15 marzo) prima dello scontro diretto in Abruzzo del 22 marzo. Nel prossimo turno, Atletico Porto Sant’Elpidio- S.N. Notaresco e, per il Matelica, il derby casalingo con il fanalino di coda Jesina. «La rincorsa al Notaresco è ancora aperta– dice Peroni- tre punti non sono tanti ma dobbiamo pensare partita per partita e farci trovare pronti già dalla prossima contro la Jesina».

Infine l’under pesarese vede così la sua annata al Matelica. «In questa stagione potevo sicuramente fare meglio, non ho avuto molto spazio con mister Colavitto ma lui e la società lo sanno che in qualsiasi momento abbiano bisogno di me io sono pronto, sia per dieci sia per novanta minuti. E ieri mi sono fatto trovare pronto».