Macerata

Caldarola, accorpamento dell’IC De Magistris, pronto il ricorso al Tar. Il presidente dell’Unione Montana: «L’ideale resta mantenerlo»

Tiene banco da diverse settimana il futuro dell'IC De Magistris di Caldarola, il sindaco annuncia il ricorso. I prossimi step

Feliciotti - Presidente Unione Montana dei Monti Azzurri
Feliciotti - Presidente Unione Montana dei Monti Azzurri

CALDAROLA – Per l’accorpamento dell’Istituto comprensivo De Magistris di Caldarola con il Frau-Leopardi di Sarnano, il sindaco di Caldarola Giuseppe Fabbroni presenterà ricorso al Tar. Questa decisione è emersa nel corso del summit organizzato nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale di Caldarola con gli altri comuni di Belforte, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona, con il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri e con il personale docente e con i genitori degli studenti. 

Al centro del dibattito l’accorpamento tra l’lstituto comprensivo Simone De Magistris e l’omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano, come proposto dall’Ufficio scolastico regionale. Si tratta di un tema che ormai tiene banco da diverse settimane. 

«È stato deciso di incaricare un legale per tentare il ricorso al TAR – ha annunciato Giuseppe Fabbroni, sindaco di Caldarola – gli abbiamo consegnato tutti gli atti, sta approfondendo la questione per valutare come procedere. Resta aperta la porta di un dialogo con i vertici regionali per scongiurare che dal prossimo anno scolastico avvenga questo accorpamento tra i due istituti».

Istituto Comprensivo De Magistris - Caldarola
Istituto Comprensivo De Magistris – Caldarola

La volontà del primo cittadino di Caldarola di ricorrere al Tar è stata sostenuta anche dal presidente dell’Unione Montana, dai sindacati e dai rappresentanti del Consiglio d’Istituto che hanno manifestato la propria disponibilità nell’affiancamento dei comuni nel corso dell’iter giudiziario.

Giampiero Feliciotti, Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri ha espresso così il suo pensiero a riguardo: «L’Unione Montana sostiene ciò che i sindaci di questi cinque comuni chiedono. Certo il male minore era accorpare il De Magistris a Tolentino, con cui i cinque comuni condividono la quotidianità amministrativa e la vita sociale essendo contigui. L’ideale resta comunque mantenere il comprensivo che non era in discussione. Il prossimo step ci sarà domani alle 15, quando incontreremo l’assessore».