Macerata

Caldarola: aggredisce la moglie con una testata, scappa e si schianta con l’auto. Arrestato

La coppia si stava separando e da mesi l'uomo era piuttosto violento, tanto che a febbraio il Tribunale ne aveva disposto l'allontanamento da casa. Ecco i fatti

CALDAROLA – Aggredisce la moglie con una testata, poi scappa per sfuggire dai carabinieri e si schianta con l’auto. Arrestato un operaio. Il fatto è successo nel fine settimana (sabato 23 e domenica 24 aprile) a Caldarola, dove i carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Macerata. La coppia era in fase di separazione e, da mesi, l’uomo aveva iniziato una serie di azioni violente e persecutorie verso la moglie tanto da indurla a un grave stato di ansia e un fondato timore per la propria incolumità.

Dopo le minacce di morte, le aggressioni e le percosse, poste in essere per futili motivi (acquisti sbagliati, telefonate con le amiche), l’uomo è arrivato anche a danneggiare i furgoni di un collega di lavoro della donna e a intimidire persone vicine alla donna, inseguendole con la propria auto. A febbraio il Tribunale per i Minorenni di Ancona aveva disposto l’allontanamento dalla casa familiare, provvedimento che l’operaio ha violato più volte. L’uomo, raggiunta l’abitazione dell’ex moglie, ha continuato a porre in essere atti violenti e persecutori, tanto da indurla a cambiare numero di telefono e a modificare le proprie abitudini.

Ma, negli ultimi giorni, la situazione si è aggravata ulteriormente, e l’uomo, dopo aver danneggiato l’auto di famiglia per impedire alla donna di utilizzarla, si è presentato a casa e, improvvisamente e senza motivo apparente, le ha sferrato una violenta testata al volto, causandole la frattura del naso. Alla vista dei carabinieri, poi, era scappato a bordo della propria auto, guidando a fortissima velocità, pur non avendo la patente.

Nel corso della fuga è rimasto coinvolto in un incidente stradale, distruggendo anche il secondo veicolo. L’uomo, con numerosi precedenti per rapina, rissa, porto abusivo di armi per cui era già stato sottoposto a misure detentive e domiciliari, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Ancona.