CAMERINO – È stata una serata da dimenticare quella vissuta ormai sette anni fa sia per un 59enne di Serrapetrona finito sotto processo con l’accusa di danneggiamento aggravato sia per il proprietario di una Mercedes classe C. La serata è quella del 3 agosto del 2014. Verso le 20 una giovane del posto aveva preso l’auto del padre, una Mercedes classe C, e si era diretta verso una pizzeria di Camerino per prendere delle pizze che aveva ordinato poco prima al telefono. Arrivata davanti al ristorante aveva parcheggiato l’auto al centro del piazzale ed era entrata. Quando è tornata nel piazzale ha visto che un uomo le stava speronando l’auto per crearsi un varco e uscire, a quel punto si sarebbe avvicinata chiedendo spiegazioni e l’uomo, infuriato, le avrebbe risposto che a causa del suo parcheggio non riusciva ad uscire con la propria auto. Una volta andato via l’automobilista, la giovane, ancora incredula, era tornata a casa. E lì si era accorta che oltre ai danni provocati dall’automobilista, lungo tutta la fiancata destra aveva un vero e proprio solco fatto con una chiave. A quantificare i danni ci ha pensato poi il carrozziere: poco meno di 700 euro, il passaggio successivo è stato la denuncia del padre.
La vicenda a quel punto era finita all’attenzione dell’autorità giudiziaria. A effettuare gli accertamenti del caso furono i carabinieri che rintracciarono e identificarono l’automobilista, un 59enne di Serrapetrona. L’uomo quella sera era andato a mangiare una pizza in quella pizzeria in compagnia della moglie e di amici, ma a causa dell’affollamento il servizio era stato lento e il 59enne aveva lasciato il locale non esattamente a cuor leggero.
Una volta fuori però si era trovato un’auto parcheggiata davanti alla sua, era quindi rientrato nel locale e aveva chiesto di far spostare la Mercedes, ma senza esito. Il titolare, infatti, aveva cercato di trovare il proprietario dell’auto ma non c’era riuscito. Quello che è accaduto poi è stato ripreso in un video che ieri mattina (5 ottobre) è stato visto in aula dal giudice Andrea Belli, dal pm Raffaela Zuccarini e dai presenti. Sono stati sentiti anche due testimoni poi l’udienza è stata rinviata al prossimo 2 novembre per la discussione. L’imputato è difeso dall’avvocato Monia Cardinali, il proprietario della Mercedes, invece, è parte civile con l’avvocato Marco Bottacchiari.