CAMERINO – Presto il bando per la nomina del nuovo dirigente dell’unità operativa di Ortopedia. La buona notizia è stata annunciata dal vicepresidente del consiglio regionale, Gianluca Pasqui (già sindaco di Camerino), come segnale tangibile della volontà della Regione di potenziare il presidio ospedaliero e tranquillizzare i cittadini dopo possibili voci che ne avevano annunciato un ridimensionamento, tanto che era stata anche avviata una raccolta di firme per scongiurare una possibile chiusura e la pagina Facebook “Salviamo l’ospedale di Camerino” ha raggiunto oltre 4mila iscrizioni.
«È uno dei primi passi concreti che conferma la volontà dell’amministrazione regionale delle Marche di ripristinare e potenziare i servizi dell’ospedale di Camerino, una struttura sanitaria che, come ho sempre sostenuto, è essenziale per la politica sanitaria della regione – precisa Pasqui -. Si tratta di un ospedale che non è solo, come troppo spesso viene grossolanamente definito, “l’ospedale della montagna”, ma un vero presidio di eccellenza che nel tempo si è caratterizzato per professionalità, esperienza, umanità da parte del personale sanitario che nella struttura si è trovato a svolgere il proprio lavoro. Purtroppo, come capitato in tante altre situazioni simili, anche Camerino ha subito e subisce le conseguenze di una politica sanitaria che negli anni scorsi è stata letteralmente devastante per tutta la sanità regionale».
Questo primo passo, inoltre, secondo Pasqui porterà l’ospedale a ritrovare il suo ruolo di primo piano nella sanità maceratese. «Ora dobbiamo guardare con rinnovata fiducia al nuovo Piano sanitario della Regione Marche che mi auguro venga varato nel più breve tempo possibile – conclude Pasqui -. In questa sede, l’ospedale di Camerino dovrà diventare un punto di riferimento specialistico in alcuni settori per tornare a essere quella struttura che, non a caso, veniva da più parti portata ad esempio e indicata come vera eccellenza, non solo del territorio ma di tutte le Marche. Questa è la volontà non solo mia e dell’amministrazione regionale, ma anche della direttrice dell’Area Vasta 3, Daniela Corsi, che sta dimostrando, nel ruolo tecnico che le compete, grandi capacità e lungimiranza».