CAMERINO- «Il 2024 è stato l’anno della ricostruzione privata, il 2025 dovrà essere l’anno della ricostruzione pubblica», queste le parole del sindaco di Camerino Roberto Lucarelli. In questa conferenza, tre i temi al centro: ordinanza di Nibbiano, incremento importi dell’ordinanza speciale Unicam e aggiornamenti in merito all’ordinanza 222.
A fare gli onori di casa per l’appunto, il primo cittadino di Camerino, Roberto Lucarelli il quale ha accuratamente spiegato l’importanza dell’ordinanza Nibbiano: «Siamo giunti ad una conclusione importante. La frazione di Nibbiano è stata la più colpita, era oggetto di perimetrazione che si concludeva con uno studio fatto nel 2021, che portava il dubbio relativo alla possibilità di ricostruire o meno. Gli abitanti nel contempo avevano anche fatto interventi di ricostruzione, il lavoro è stato aver fatto rientrare nell’ordinanza anche questi edifici. A causa di una frana sismo-indotta, non è assolutamente possibile ricostruire in quell’area. L’ordinanza Nibbiano è un unicum – ha aggiunto – in tutto il cratere, per la prima volta si ragiona per proprietà e non per edifici, questo permette di velocizzare la delocalizzazione degli appartamenti o immobili di ogni cittadino».
Il commissario alla ricostruzione post sisma 2016 Guido Castelli ha annunciato: «Questa mattina abbiamo approvato il progetto definitivo della caserma dei vigili del fuoco di Camerino, per 6 milioni e 86 mila euro, frutto della collaborazione tra il Ministero dell’Interno e la struttura commissariale». Il senatore Castelli ha espresso la sua soddisfazione in merito alla scuola Betti, ed al prezioso lavoro, di monsignor Massara: «La scuola U. Betti è finita, stiamo facendo le sistemazioni esterne, avrà degli atelier educativi e degli arredi che rispondono alla pedagogia moderna. La Fondazione Bocelli ha voluto scommettere ancora su Camerino. Un ringraziamento particolare – ha aggiunto – a monsignor Francesco Massara un “gigante della ricostruzione”, perché ha 34 edifici di culto a Camerino e 271 nel territorio di sua competenza. I lavori della cattedrale stanno proseguendo in modo ottimo».




Il magnifico rettore dell’Università di Camerino Graziano Leoni ha posto l’accento sull’ordinanza speciale Unicam: «Con essa ci sono stati riconosciuti 2 milioni e 270 mila euro che ci danno la possibilità di terminare i lavori di restauro e di miglioramento del Palazzo Ducale, un’icona anche della città, ed anche del Palazzo Ribechi. Due strutture che hanno visto aumentare i loro costi. Il cantiere del Granelli è partito, c’è in corso un restauro strutturale della parte storica. Per quanto riguarda la ricostruzione socio-economica va riconosciuto anche lo sforzo importantissimo che viene fatto dalla struttura commissariale nel finanziare un centro di ricerca che sorgerà in località Torre del Parco, un progetto finanziato con oltre 18 milioni di euro con un complemento di altri 6,5 milioni di euro per due progetti connessi. Presto – ha concluso – un’eccellenza in più a Camerino».
Il sindaco di Camerino Lucarelli ha fatto inoltre un punto sulla ricostruzione del centro storico, tema sul quale l’amministrazione comunale, appena insediata nel 2022, è immediatamente intervenuta: «Da giugno 2023 a febbraio 2025, avevamo registrato un incremento dei progetti presentati del +125%, un 61% di lavori conclusi e un +184% di lavori in corso. Da febbraio ad oggi (martedì 15 aprile), si è verificato un grande aumento, +11% di progetti presentati, +10% di lavori conclusi e +15% di lavori in corso».
Non poteva mancare l’intervento del vicepresidente del consiglio regionale delle Marche Gianluca Pasqui, tra l’altro ex sindaco della città ducale: «Ordinanza Nibbiano? Queste azioni sono indispensabili affinché ci sia certo la ricostruzione, ma in sicurezza. Giusto fare le ordinanze, ma poi se non coprono i lavori, sono ordinanze a metà». Pasqui ha inoltre evidenziato come Camerino ed il suo territorio siano diventati il simbolo della ricostruzione del sisma 2016 e di quanto ci sia comunque ancora da fare per la città: «Si sono concluse le demolizioni del tribunale, la scuola U. Betti, una delle migliori a livello regionale, è vicina alla fine dei lavori, poi mancano ancora 12 milioni di euro, per quanto riguarda il discorso che si lega al comune ed al teatro, 5 milioni mancano per la sede dell’ex Banca Marche, e pure su Rocca Borgesca anche se non c’è una quantificazione, bisognerà incrementare».