Macerata

Camerino e la ricostruzione: 240 cantieri aperti, 135 edifici tornati agibili, 150 famiglie di nuovo in città

Sono circa 350 le persone che sono tornate nelle proprie abitazioni, mentre nel centro storico sono iniziati i lavori in 5 cantieri

Il centro storico di Camerino

Ben 240 cantieri aperti, 135 edifici tornati agibili, 150 famiglie di nuovo a Camerino. Cambia passo la ricostruzione nella città ducale dove, soprattutto la ricostruzione privata, ha finalmente iniziato a marciare con la presentazione di quasi 500 progetti nel territorio comunale, la metà dei quali hanno già ricevuto il decreto di finanziamento. Sono circa 350 le persone che sono tornate nelle proprie abitazioni, mentre nel centro storico sono iniziati i lavori in 5 cantieri. Quasi terminate le messe in sicurezza con la consegna degli ultimi lotti in via Lili e in via Costanza Varano. Si passa, dunque, dalla fase post emergenziale al percorso progettuale per costruire la città del futuro.

Procedono i lavori oggetto dell’Ordinanza speciale Camerino, presentata lo scorso maggio insieme al Commissario Giovanni Legnini. È in corso di affidamento la progettazione del recupero della sede comunale e del teatro Filippo Marchetti; consegnato il progetto definitivo del parcheggio meccanizzato e sono in via di definizione i progetti di fattibilità tecnico-economica per la Rocca dei Borgia e l’ex sede della Banca Marche. L’abbattimento del tribunale ha subìto un rallentamento a causa della problematica inerente lo spostamento dell’antenna della telefonia mobile posizionata in cima al palazzo, che è in via di definizione.

«Gli uffici stanno seguendo i tanti altri interventi di ricostruzione pubblica già finanziati – spiega il consigliere con delega alla ricostruzione Luca Marassi – tra questi molte strade, il fosso dello scarico, 4 cimiteri, il Tempio dell’Annunziata, il terminal bus, la sede provvisoria del Comune, le case popolari nelle frazioni e in centro storico. Una mole di lavoro enorme e incredibile. È doveroso sottolineare che si tratta di un impegno straordinario attraverso il quale si sta cercando di portare avanti il processo ordinario dei lavori pubblici, insieme a quello della ricostruzione che necessita di tantissimi passaggi, a volte non tangibili, ma necessari per poi vedere concretizzare il tutto. Con grande orgoglio aggiungo che è stata finalmente sbrogliata la matassa burocratica che impediva la partenza dei lavori per la costruzione della nuova sede della scuola Betti, l’area del cantiere è stata consegnata ed è iniziata la realizzazione di questa importante opera».

Intanto l’Amministrazione comunale ha programmato un’assemblea pubblica con la cittadinanza per il 13 novembre. «Il Covid purtroppo non ci ha consentito di mantenere l’aggiornamento costante della popolazione con le assemblee che avevamo programmato di fare – conclude Marassi – Abbiamo fatto degli incontri online per la presentazione del PSR, ma riteniamo sia fondamentale tornare ad incontrare la cittadinanza in presenza. Per questo stiamo organizzando un’assemblea pubblica per fare il punto sulla ricostruzione intorno alla metà di novembre».