Il presidente della Caritas Macerata Lorenzo Cerquetella, circa due mesi fa, aveva tracciato un bilancio sulla situazione post-Covid della Provincia evidenziando l’aumento di richiesta di aiuto concreto e di sostegno da parte dei cittadini che erano stati colpiti, purtroppo, dall’emergenza economica.
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Un aumento che però è coinciso anche con una maggiore rete di solidarietà creatasi grazie alla sinergia tra le varie parrocchie; prima che il Governo mettesse infatti a disposizione i buoni alimentari, la Caritas italiana aveva donato circa 10mila euro a ogni Caritas sul territorio.
A Macerata era stato attivato anche lo sportello antiusura per aiutare le famiglie e le piccole imprese familiari in difficoltà economica. L’iniziativa, voluta dal Vescovo Nazzareno Marconi, era stata attivata grazie alla collaborazione tra la Caritas di Macerata e la Fondazione Antiusura Mons. F. Traini di San Benedetto del Tronto.
«Parliamo di circostanze delicate e al momento stiamo valutando due situazioni in Provincia che successivamente porteremo all’attenzione della Fondazione Antiusura Mons. F. Traini di San Benedetto del Tronto, autorizzata e accreditata dal MEF (Ministero Economia e Finanze) a gestire, su tutta la Regione Marche, il Fondo di prevenzione dell’usura, istituito dalla Legge n. 108 del 1996» ha spiegato il presidente della Caritas di Macerata Lorenzo Cerquetella.
Lo sportello rappresenta un aiuto per quelle famiglie che hanno contratto mutui per acquistare la casa e poi hanno subito la perdita del lavoro, un’improvvisa malattia, la cassa integrazione, la mobilità, le separazioni e tante altre cause impreviste che non hanno permesso di continuare a pagare i mutui o leasing precedentemente contratti.
Il presidente ha spiegato anche che «la prossima settimana partirà un corso di aggiornamento e formazione per l’Unità pastorale di Santa Croce Immacolata mentre la settimana dopo ne inizierà uno anche a Recanati. Incontri che sono fondamentali per cercare operatori, giovani e volenterosi, che siano in grado di affrontare le situazioni con un occhio “nuovo” indirizzato anche al reinserimento sotto l’aspetto della solidarietà – ha spiegato Cerquetella -. L’obiettivo è quello di creare una rete valida con persone giovani».
A Macerata inoltre, «il 15 settembre partirà anche un servizio di ascolto dato che al momento le parrocchie sono in difficoltà e hanno bisogno di un supporto; saranno gli stessi parroci a segnalare le situazioni alla Caritas che poi interverrà. Faremo lo stesso anche a Porto Recanati e Recanati».