Macerata

Caro bollette, appello del Pd maceratese alla Regione: «Pnrr e fondi straordinari per sostenere le famiglie»

La direzione provinciale interviene dopo gli ultimi rincari. «Bisogna mettere in campo risorse e stabilire criteri di distribuzione a partire da chi è più in difficoltà»

Angelo Sciapichetti del Pd

MACERATA – «Chiediamo alla Regione Marche di affiancare alle azioni del governo, tutte le iniziative necessarie per mitigare l’aumento dei costi di luce e gas». Questo l’appello che arriva dalla direzione provinciale del Pd che chiede al governo regionale di fare tutto quanto in suo potere per alleviare i rincari che stanno colpendo le famiglie, anche guardando ai fondi previsti al Pnrr.

«Bisogna mettere in campo risorse e stabilire criteri di distribuzione a partire da chi è più in difficoltà, per far incidere il meno possibile questi rincari sulla vita delle persone – spiega il segretario provinciale Angelo Sciapichetti -. In questo senso la giunta regionale dovrebbe valutare l’utilizzo di tutte le risorse disponibili per integrare le misure nazionali, per aiutare concretamente le fasce più povere della popolazione, le associazioni e le imprese. Ad esempio, occorrerebbe verificare se la parte destinata alle politiche sociali dei fondi Pnrr (che sono quasi tutti finalizzati agli investimenti) si possono utilizzare per alleviare il peso dei rincari di energia che gravano sulle famiglie in difficoltà. Pensare alla creazione di un fondo straordinario come per l’emergenza Covid che potrebbe essere implementato anche, con le economie (laddove ci fossero) destinate all’emergenza pandemica da assegnare direttamente ai comuni al fine di metterli in condizione di aiutare i propri cittadini più in difficoltà. E’ indispensabile in pratica l’individuazione di nuovi provvedimenti che rafforzino quanto fatto in questi mesi, per contenere gli aumenti e tendere così una mano all’imprenditoria e ai cittadini».


Interventi che, però per il Pd devono essere immediati per andare a rafforzare quelli previsti dal governo.
«Se non vogliamo rischiare l’esplosione di un disordine sociale che farebbe crescere ancora di più il populismo e il qualunquismo, serve un vero e proprio piano straordinario, del governo e della Regione per fronteggiare un’emergenza che si aggiunge a quella della guerra e del Covid che sta minando alla radice lo slancio positivo degli ultimi mesi delle produzioni e dell’export soprattutto ma non solo, nel settore della calzatura – conclude Sciapichetti -. Occorre anche una strategia europea, perché l’Europa diventi un “soggetto calmierante” per i prezzi dell’energia con l’adozione di misure ad hoc che andrebbero concretizzate subito come ha chiesto il governo Draghi nei giorni scorsi perché diversamente, si rischierebbe di intervenire ad ” ammalato morto”. I numeri sono impressionanti: secondo le stime, il rincaro della bolletta per le imprese italiane ammonta a quasi 36 miliardi di euro. Parliamo di costi più che raddoppiati per l’elettricità rispetto al 2019, prima della pandemia. Oggi per molte realtà produttive i prezzi dei prodotti coprono a malapena i costi sostenuti per pagare l’energia utilizzata per produrli.
Nel giro di pochi mesi il prezzo medio del gas è passato da 20-25 centesimi al metro cubo a 180 centesimi. Parliamo di aumenti del 500%! Il pericolo concreto è che il rincaro dei costi energetici costringa molti imprenditori a fermarsi definitivamente con conseguenze disastrose per l’occupazione e per la tenuta sociale dei nostri territori. Per questo è necessario ascoltare il grido di allarme che viene dal sindacato, dalle associazioni imprenditoriali, dal mondo produttivo e dalle famiglie che si trovano a fronteggiare la crisi più drammatica degli ultimi 70 anni».