CAMERINO – Parte da Federico Maccari, ceo di Entroterra Spa, l’accorato appello affinché la campagna elettorale si occupi dei problemi concreti che i cittadini vivono a partire dal costo della vita e dal lavoro. Entrambe le tematiche sono strettamente connesse alle conseguenze che le aziende stanno sopportando per il caro energia che sta mettendo in ginocchio interi settori. Secondo i dati diffusi recentemente da Confindustria, l’aumento dei costi per le aziende italiane è stimato tra i 5,7 e i 6,8 miliardi in più al mese, oltre 50 miliardi in più all’anno.
«A parte qualche rimando a ipotesi futuribili – dice Federico Maccari, ceo di Entroterra Spa – mi pare che si parli poco finora di questo che è un problema serissimo che riguarda tutti, nessuno escluso. Per questo auspico che il dibattito politico viri decisamente su aspetti reali e drammaticamente attuali. Il costo dell’energia è tale che le aziende non possono sostenerlo, interi settori chiuderanno i bilanci in perdita e ciò avrà un effetto domino che causerà inevitabili ripercussioni».
Secondo il manager di Camerino l’impennata dei prezzi dell’energia sta già avendo e continuerà ad avere effetti sia diretti che indiretti con conseguenze sull’occupazione, sul potere di acquisto delle famiglie, a livello sociale. «Occorre fare qualcosa subito o sarà tardi», tuona Maccari che delinea i contorni di uno scenario a tinte molto fosche. «Non solo nel nostro settore ma in tutti quelli definibili come energivori il conto energia è cresciuto esponenzialmente».
Nell’entroterra marchigiano poi le difficoltà vengono da lontano. «Credo che non serva ricordare che tra queste colline scontiamo ancora le conseguenze del sisma e, a poche ore dal sesto anniversario della scossa del 24 agosto 2016 che avviò la distruzione del centro-Italia, siamo ancora lontani a completare la ricostruzione. Sarebbe il caso di considerare che senza lavoro non c’è comunità».
Da qui le proposte a sostenere l’impresa. «La partita si gioca a più livelli – insiste Maccari – e mentre si continua ad investire per agevolare l’utilizzo di fonti alternative promuovendo un impegno radicale verso maggiore efficienza energetica e decarbonizzazione, nella congiuntura internazionale attuale occorre mettere un tetto al prezzo dell’energia così da calmierare i costi e consentire alle aziende di programmare. Il governo italiano deve subito applicare degli sconti in bolletta mitigando l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia e compensando le famiglie e le imprese in difficoltà. Diversamente – conclude – è a rischio il futuro prossimo di migliaia di imprese e milioni di persone».