CASTELRAIMONDO – Accusato di maltrattamenti nei confronti di moglie e figli un 55enne è stato condannato a due anni. Dichiarato prescritto il reato di lesioni. La difesa: «Nessun maltrattamento, gli episodi non erano collegati, faremo appello». La vicenda finita all’attenzione del giudice del Tribunale di Macerata Andrea Belli risale al 2015 quando l’imputato, di origine straniera e che all’epoca viveva con la propria famiglia a Castelraimondo, avrebbe picchiato e sottoposto a maltrattamenti psicologici la moglie e i due figli minorenni, tanto da spingere la moglie e uno dei figli a lasciare casa e a trovare rifugio a casa dei nonni paterni in un altro comune dell’entroterra maceratese.
Sempre per l’accusa l’uomo avrebbe maltrattato i figli sin dalla loro prima infanzia: uno di loro, quando non obbediva, lo avrebbe colpito con schiaffi e strattoni talmente forti da strappargli i vestiti, l’altro, quando si distraeva o perdeva la concentrazione, lo avrebbe picchiato violentemente. Un giorno avrebbe picchiato sia la moglie sia uno dei figli facendoli finire in ospedale con contusioni al viso e a una coscia e una prognosi per entrambi di 10 giorni. Lo scorso dicembre il processo era stato discusso e il pubblico ministero Raffaela Zuccarini aveva chiesto la condanna a due anni e mezzo, ora la sentenza: due anni per maltrattamenti, prescritto il reato di lesioni, mentre il risarcimento dovrà essere quantificato in sede civile. La moglie era parte civile con l’avvocato Alberto Piloni. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Luca Pascucci, ha annunciato appello: «Gli episodi erano slegati nel tempo, la persona offesa in denuncia aveva parlato di un paio di episodi, poi quando fu sentita in aula ne aggiunse altri avvenuti a suo dire in anni precedenti rispetto a quelli oggetto del processo. Faremo appello. I figli hanno scritto una lettera al giudice dicendo che era un buon padre, anche se severo, e che erano legati a lui».