CASTELRAIMONDO – Padre e figlia avevano consegnato 55.000 euro per effettuare investimenti ma di quei soldi non hanno visto più nulla. Coppia di consulenti finanziari (ormai ex) rinviati a giudizio per appropriazione indebita, il processo a loro carico si aprirà il 12 gennaio del 2024. Quattro sono le parti civili nel processo, oltre a padre e figlia anche l’ex agente della compagnia assicurativa e la stessa compagnia che è entrata in giudizio sia come responsabile civile sia come parte civile.
Imputati sono due ex coniugi di Pioraco di 61 anni lei e 67 lui che all’epoca (fino al 2019 circa) erano titolari dell’agenzia Assistudio sas di Castelraimondo, subagente per una compagnia assicurativa ed esercente anche attività di consulenza finanziaria. L’indagine che li vede coinvolti era scattata dopo la denuncia di due matelicesi, padre e figlia, che avevano consegnato loro i soldi per investimenti in polizze. Secondo quanto ricostruito dal pubblico ministero titolare del fascicolo Stefania Ciccioli – mentre oggi in aula l’accusa è stata sostenuta dalla collega Rita Barbieri – all’epoca moglie e marito avrebbero utilizzato quei soldi per altri scopi.
Padre e figlia li avevano denunciati a ottobre del 2020, la figlia da anni conosceva il 67enne che in passato le aveva fornito polizze Rc auto e servizi assicurativi, così dal 2013 gli aveva consegnato diverse somme di denaro fino ad arrivare alla cifra finale di 25.000 euro, altri 30.000 euro li aveva investiti, o almeno così aveva creduto, il padre.
Oggi nell’udienza preliminare celebrata dinanzi al gup Giovanni Maria Manzoni i due imputati, difesi dall’avvocato Giovanni Braconi, non hanno richiesto riti alternativi ed entrambi sono stati rinviati a giudizio. Padre e figlia, invece, sono parte civile con l’avvocato Gian Marco Russo, anche l’ex agente della compagnia assicurativa è parte civile con l’avvocato Giovanni Fedeli, mentre la compagnia assicurativa è sia parte civile sia responsabile civile con l’avvocato Giancarlo Nascimbeni.